venerdì 28 maggio 2010

Istinto e...

Oltre l'apparire,
essenze percettive ed emotive cerco di carpire,
conferme chiedo, per certezze acquisire,
introspettivo desio d'idee ed emozioni ordinare,
in fantasie ed illusioni non incappare,
che delusioni al cor portano,
non è mancanza d'altrui fiducia
ma all'istinto mio dubitar invano,
se di più seguir avessi lo mio sesto senso,
minor error et magno guida penso.
Esperienze son vita, dolore è crescita,  
non cercate, non costruite,
miglior cose son vissute e sentite,
illogiche spontanee strade di sentimenti, 
gioia del cor e ericchezza di menti.

mercoledì 26 maggio 2010

Siamo quel che...

Siamo pesci guizzanti in questo mare
d'illusorie percezioni,
ch'el rifletter confusione e paura ci porta,
Siamo maree, che a riva sbatter non vogliono,
gabbiani, che per inquietudine placar si posano,
ma sempre in volo, onde cavalcano,
perché interior vuoto nel solitario silenzio sentono.

Maglia Rosa

"Se non ti ama allora non è amore neanche il tuo"
Non ho mai creduto a quest'affermazione, per me l'amore è un'alchimia, che, non sempre, nasce bilaterale e trovare la persona, che ci ami, per quello che siamo, singolarità unica, con pregi e difetti, e ricambiare, noi, il loro amore, accettando pregi e difetti e conviverci in armonia, non è cosa facile, ma non è neanche il traguardo, è solo una tappa, come nel giro d'Italia: è una maglia rosa.
Ogni giorno, tra alti e bassi, si costruisce e si rafforza il rapporto, con obiettivi e sentimenti in comuni, amore e rispetto, e così potremo diventare "famiglia".
Altra tappa, che, però, deve sempre esser alimentata e protetta...
Il problema d'esser ricambiati in amore è comune, un pò di tutti, io ci ho convissuto per anni, in passato.
Non credo fossi sbagliata, nè fosse sbagliato il modo di approcciare, è solo che ero attratta da un prototipo di uomo, che ha bisogno d'affetto, considerazione, ascolto, come me, ma poi mi vedeva diversamente, non come io avrei voluto.
L'amore è un'alchimia che non sempre nasce bilaterale, e non ho mai creduto a chi mi diceva che se non ti ama allora non è amore neanche il tuo, e ho sofferto molto per questo motivo, tanto da non guardarmi in uno specchio, pensando di non essere troppo carina, o sottovalutando il mio essere, perchè è sempre brutto sentirsi dire:
"Quanto sei dolce, quanto sei carina..."
Ma subito la mazzata:
"....Sei proprio un'amica",
da chi vorresti avere al tuo fianco in altro modo, ma ho imparato a conviverci, a esser la migliore delle amiche, proprio di quello, che amavo, e a far, piano piano, scemare il mio sentimento, non con facilità e, spesso, poi, allontanandomi dalla persona, quando non riuscivo proprio a staccarmi per il dolore.
Ma i sentimenti seguono strade illogiche e spontanee e le cose migliori non sono costruite, non son cercate, ma accadono... si sentono e si vivono.

Lo sguardo alla vita

"I mari sono la prova tangibile
che Dio ha pianto della sua creazione"

La mia più cara amica
(forse l'unica donna veramente amica, delle altre non mi fido per niente)
mi ha scritto:
"Ma basta con questo ottimismo obbligato alla Pollyhanna, il mondo è una merda e il 90% delle persone che lo popolano idem, io dico solo ciò che é...:-)
va bene sognare ma ricordiamo anche ogni tanto di tenere i piedi in terra, son certa che Dio, più volte, si è chiesto se ne valeva la pena..."
Ma io le ho risposto:
"I piedi son ben piantati per terra e il mondo è al 90% merda, ok, ma perchè sempre vedere solo quel 90 e non pensare al 10% e viverselo intensamente????
Spesso ci chiediamo tutti se ne vale la pena, ma per quel 10% penso che valga davvero la pena e voglio vedere quello, per riconoscerlo e vivermelo...
se non lo guardavo non trovavo per esempio te..."
I mari possono essere anche la prova del pianto di Dio, ma chi dice che quel pianto non fosse di gioia?
Ognuno la vede come vuole, ma è proprio lo sguardo di ognuno, che muta il modo di affrontare il nuovo attimo e il nuovo giorno...
Smettere di sorridere alla propria giornata e a quello che svegliandoci la mattina può capitarci,
ci inaridisce dentro e può solo incupirci, senza più entusiasmi e capitasse qualcosa di veramente bello, neanche ce ne accorgeremmo,
e quel 10% scapperebbe via, proprio per il nostro cinismo, guardare sempre il 90% che risolve?
Di certo non lo cambia, non lo elimina, ma può solo rovinare noi.
Anche se non è, sempre, facile sorridere alla vita, non farlo ci inaridirebbe e moriremmo interiormente, per cosa?
La vita che conosciamo è una, perchè non viverla al meglio delle nostre possibilità e con sguardo sereno?
E quando proprio vediamo tutto buio, andiamo a cercare chi ci possa ricordare, come si fa ad accendere la "luce" in noi,
perchè abbiamo dentro di noi, sempre, la forza di ritrovarla, ma, a volte,
un amico è tutto quello, di cui realmente abbiamo bisogno...

martedì 25 maggio 2010

Fiume e poi Mare

La nostra vita è un cammino, fatto di principi acquisiti, insegnamenti, esperienze e scelte, spesso, influenzati da contesti, percezioni e sentimenti.
Padroni del nostro destino ma non totalmente...
Siamo come un fiume, che nasce da cime montuose, segue insenature, guizzi irrazionali e, spesso, impulsivi, a volte, tortuosi tragitti, perdendo acqua, indebolito nell'estate torrida, si rafforza d'inverno, più maturo, prosegue il suo cammino fino all'arrivo al mare, dove si fonde con la salsedine.
Divenuto mare rallenta, ma non rimane fermo, anche calmo è in movimento: moti ondosi, burrasche, tormenti e tempeste, per poi tornare a riva sbattuto da correnti ed emozioni, ma ci son momenti di bassa marea, alternati al mosso percepire dell'ignoto arrivo di qualcosa, che spesso fa rimetter tutto, o quasi, in discussione e ricercare l'equilibrata acqua cheta, ma mai sarà completamente ferma.
Bilancia di marea inquieta di natura, ma solo così si sente viva, soddisfatta del suo percepire e donare, ma mai cheta completamente, perché è sempre un mare d'emozioni vitali.

I sentimenti uomo - donna

Uomo e donna si attraggono è natura, come è normale che i simili si cerchino, ma gli opposti, o comunque i divergenti comportamentali son calamite,
proprio perché la diversità incuriosisce ed arricchisce reciprocamente, anche se, a volte, spaventa ma affascina ed intriga.
Ma i sentimenti son alchimie non facilmente gestibili e certi legami nascono, indipendentemente da similitudini o divergenze,
la nostra sensibilità percepisce, ascolta e sente profondamente e non ci puoi far nulla.
Nascono amori, nascono amicizie nasce un legame.
Sta a noi come farlo crescere, maturare e mantenere, nella sincerità, nella fiducia e nel rispetto.
Se mi chiedessero:
"Credi nell'amicizia uomo-donna?"
Direi:
"Si, è il legame più completo, dopo l'amore, ma è anche il più difficile da preservare, il più raro."
L'emisfero femminile di un uomo e l'emisfero maschili di una donna si scoprono e si confrontano insieme agli emisfe dominanti
e la complicatà va a completare il puzzle delle problematiche e delle emozioni, che la vita ci da,
amplificate proprio dal poterle condividere e confrontare insieme tra dissimili.
L'unico grande problema è la possibile attrazione, ma se ci tieni veramente all'amicizia, cerchi di superare,
mettendo da parte certi sentimenti e desideri, dando priorità l'amicizia, cercando di spegnere quel possibile fuoco interiore,
che potrebbe rovinare la perfezione di questo rapporto unico e preziosissimo.
I sentimenti non puoi far altro che viverli, interiormente...nel cuore.

sabato 22 maggio 2010

Migliore amico

Siamo singolarità uniche, complesse, da mille sfumature e interagiamo con simili e diversi da noi, ma cerchiamo di aver accanto chi è più in sintonia.
Ci son vari tipi di sintonie: a volte trovi chi ti capisca al volo, simili nei pensieri, nel sentire, nell'agire, nel confrontarsi insieme e nelle situazioni di vita quotidiana. Poi ci sono persone con i tuoi stessi valori, il tuo stesso pensiero, con cui ti ci trovi subito, un incontro, come se foste amici da una vita, la presenza è fondamentale, ma i modi di relazionarsi son diversi e ciò a volte confonde.
Si discute di più, ma senti sia quel qualcuno, che sia più di altri, amico vero, puoi dargli una fiducia estrema, e non lo sostituiresti con nessun altro al mondo.
Forse son proprio queste diversità, che ti legano di più, perchè ti aiutano a crescere, a guardarti con gli occhi di chi vede sfumature differenti.
Poi non c'è mai una regola, ti affezioni a qualcuno e vorresti passare del tempo con lui, confrontandoti in amicizia e ironia, e quel qualcuno è l'unico,
che riesce a farti sorridere e farti riflettere, forse di più degli altri ed il tuo cuore lo chiama: "migliore amico".

venerdì 21 maggio 2010

Attimi di silenzi interiori

Siamo tutti intrappolati da noi stessi e da equilibri esistenziali, relazionali ed emotivi.
Ma ci son attimi personali, inviolabili e profondi, in cui il silenzio è intorno,
ma dentro di noi pulula una miriadi di pensieri, penetrando nei meandri di ciò,
che è senso e non senso del nostro essere, del nostro io più segreto e ascoltiamo quel che fluisce libero.
A volte è ansia, a volte è desio, a volte è semplice rilassamento interiore,
ma tutto si placa in pochi istanti.
E son attimi eterni, ma brevi, per ritrovarsi e rigenerarsi, in equilibrio con se stessi
ed per affrontare meglio il mondo al di fuori di noi.

giovedì 20 maggio 2010

Fugaci desii dell'anima

Venti emozionali,
ascolto di libero desio,
soave melodia ch'el cor sogna,
impercettibili scenari di psiche ed oblio,
nell'immaginifico voli,
ch'el reale toccar non puote.

Inconscio

L'inconscio è l'onirca porta,
oltre l'ammissibile razio,
nostro più recondito io al di là,
ignote dimensioni,
segrete emozioni,
ch'el cor ammetter non vuol o puote...

mercoledì 19 maggio 2010

Morte e Vita

Siamo spirito, corpo, mente e cuore su questa terra, per eseguire compiti, spesso già tracciati, ma da noi modificati, con il nostro libero arbitrio.
La nostra cultura ci porta a venerare la vita e a pianger la morte, ma a sperare in una trasformazione, oltre la morte, in un trapasso a dimensione migliore, ma il nostro egoismo, comunque, ci fa soffrire del trapasso dei cari estinti, quando, invece, è proprio la precarietà della vita, che dovrebbe farci riflettere e darci forza e coraggio di andar avanti, nel miglior modo possibile, consci della preziosità di ogni attimo, che perso non torna più.
Ci sono momenti di sconforto, confusione e depressione, e la morte ci sembra l'unica via d'uscita, ma la vita non ci appartiene, è un dono prezioso, distruggerla è il peccato più grave, uno spreco di quel miracolo, che apporta, sempre, un ausilio all'umanità, anche solo, con la presenza nel mondo.
Le priorità di vita son i propri valori, la propria fede, gli affetti, il lavoro e son questi i riferimenti, da non tralasciare mai.
La morte è solo una fase di vita e dovremmo, sempre, tener presente, che siamo come il bruco e la farfalla:
la nostra morte è, solo, un trapasso, verso un'altra dimensione spirituale.
Lo smarrimento proprio porta impotenza in chi ci ama, non potendo lenire, più di tanto, il nostro dolore.
Questo dolore non fa bene a nessuno, non riporta in vita nessuno e non ci fa crescere.
La nostra crescita interiore sarà la consapevolezza della precarietà di questa vita, da vivere intensamente, valutando, bene, ogni singola scelta, ponderando, non impulsivamente, come poter migliorare ogni attimo e noi stessi.
Impariamo da questo dolore e trasformalo in forza costruttiva, rigenerando noi stessi nella dimensione, che, da anni, ci siamo creati e continuamo a costruirci, insieme ai nostri cari e generando altra positività, proprio perchè la vita è breve.
Non possiamo fermarci troppo, altrimenti potremmo far morire quello che siamo e l'amore che abbiamo intorno.
Povremmo chieder perdono a noi stessi, per tutto questo dolore, che c'è in noi, ci fa male e non ci aiuta.
Abbiamo sfogato e forse non sentiamo che basti, ci sentiamo inutili, sapendo, che c'è morte oltre la vita,
beh dobbiamo pensare, che c'è vita oltre la morte, ma anche di avere, ancora, vita per essere utili, a noi stessi e alla nostra famiglia.
Siamo utili gni volta che doniamo un pò di noi agli altri, con sguardo positivo al nostro presente.
Inutile è la rassegnazione, il dolore e la depressione esistenziale persistenti.
Ora smettiamola di guardarci fermi, torniamo sul nostro normale cammino, sereni e consci dell'importanza della nostra esistenza, se ben utilizzata!
Queste parole vogliono essere uno sprone, per un amico, che soffre, per la perdita di una persona cara, ma vogliono essere uno sprone, anche, per me stessa, ogni qualvolta sento lo sconforto più nero e per chiunque veda la propria vita come un fallimento, per quanto dolorosa sia è sempre un miracolo, da tenere con cura e con rispetto, donando sempre un pò di se agli altri, per sentirsi davvero vivi.

Sei quel che senti...FORUM

Scrivi, ma oltre le parole, la percezione va ,
oltre il tangibile, oltre un virtuale,
che spesso confonde, illude e poi... delude.
Un bisogno di farsi sentire c'è,
in punta di piedi entrando,
ma con sommesse urla,
di lenire un vuoto il bisogno,
sollevati e compresi sentirsi,
di quel qualcosa partecipi
e di un nucleo protagonisti.
Pare carezza, sorriso, abbraccio, ma....
è solo un forum?
O parallela realtà dell'esser parte di qualcuno o qualcosa....

martedì 18 maggio 2010

Abbracci dell'anima

Certezze son gli affetti, anche se....
farli svanire posson uragani, tempeste o,
semplicemente, malintesi e caratteraccio...
di paure non si vive, ma di attimi,
vere certezze, che portar via nessun puote.
Amore e affetti son dell'animo ricchezze...
Emozioni, sensazioni, percezioni, esperienze,
conoscenze, quotidiani confronti,
son d'una bilancia l'equilibrio .
Amore e sorriso donati,
in dolcezza dell'anima son resi ,
se ad un cuor sofferente ridati,
ancor più vincente gioisce,
pulsante e vibrante,
quest'umil esser vivente,
che dell'animo tali abbracci,
desioso s'alimenta e mai n'è sazio.

lunedì 17 maggio 2010

CRISI E RIPRESA

I politici ci parlano di ripresa economica e fine della crisi, ma per chi?
Per i politici che non hanno perso un giorno di stipendio, anzi che propongono di aumentarseli,
ma per noi poveri cittadini, che ci barcameniamo giornalmente e anche far la spesa è diventato un problema, la crisi è una realtà.
Aziende riferimento per generazioni e società satelliti di tali aziende, prima, mettevano in cassa integrazione, ora chiudono o si trasferiscono all'estero, licenziando gli italiani, per una manodopera straniera sottopagata e intere famiglie, stipendiate dallo stesso datore di lavoro, si ritrovano da una vita comoda medio borghese, alla povertà.
Operai tornare ai campi agricoli, non è cosa facile e vediamo gente che si accampa, per giorni e giorni, fuori delle fabbriche, in sitting della speranza, ma nulla cambia.
Pensavo fosse una realtà del centro-sud, ma sento che in tutta Italia ci sono negozi, aziende e professionisti, anche plurilaureati, che, dopo anni e anni di duro lavoro e carriere avviate, si ritrovano in mezzo ad una strada, insieme alla loro famiglia e i nostri politici come si giustificano?
Proponendo decreti legge per aumentarsi il loro stipendio, assurdo!
Ma questi sono i cicli e ricicli della storia e, a volte, è proprio una rivoluzione, che porta a un nuovo equilibrio, intanto speriamo che qualcosa migliori e mutino i "venti" e magari anche i vertici, anche se penso che ogni persona che va al governo per quanto idealista sia, appena vede un pò di soldi fa solo i suoi interessi e non quello dei cittadini. Se iniziassimo a dimezzare questi stipendi dei parlamentari, forse si muoverebbero di più verso le esigenze dei cittadini, più consci delle loro difficoltà.
Ma la speranza è sempre l'ultima a morire!

MORTE E SCIENZA


Ci sono momenti nella vita che sembra che ogni preoccupazione, ogni gioia, ogni ansia, tutto si fermi...
niente ha valore in quell'istante perchè l'unica cosa che ci risuona nelle orecchie e nel cuore è la parola "morte".
Per anni ho visto combattere mia cugina, facendo trasfusioni su trasfusioni, debilitando il suo corpo,
gracile e fragile, ma forte nello spirito.
A quei tempi non i trapianti midollari erano sperimentali e non si sapevano l'esito.
Aveva quasi 18 anni quando decisero comunque di provare, avendo come donatore compatibile il fratello.
La gioia nei suoi occhi era oltre misura e la speranza in tutti noi perchè potesse aver un futuro, fin ora negatole.
Ma...troppi anni di trasfusioni le avevano portato complicanze, come il diabete giovanile ed altro...
Non è arrivata neanche a fare il trapianto...
La morte è sopraggiunta prima, implacabile su un corpo ormai stanco e debilitato.
Quel dolore e quella mancanza restano, il cuore si da pace coi ricordi,ma...
quanti "se" aleggiano, ancora, nel nostro cuore.
Ma la scienza e la ricerca per fortuna non si sono fermati uniti alla prevenzione nelle scuole
ed ora molti malati di anemia mediterranea hanno una speranza,
anche con l'ausilio delle banche dei donatori, essenziali per chi non ha familiari compatibili.
Basta iscriversi all'ADMO o all'AVIS o andare in un centro trasfusionale per fare un prelievo di compatibilità...
Le persone che sensibilizziamo, anche se non son compatibili con i nostri cari, potranno essere compatibili con un'altra persona, salvare comunque una vita umana e, secondo me, è la cosa più bella e il gesto più altruistico, che ogni essere vivente possa fare, donare un pò di sè per gli altri.

SENTIRE, OSSERVARE, CAPIRE, VIVERE

"Ognuno vede quello che tu sembri,
pochi sentono quello che tu sei...!!!!"(Niccolò Machiavelli)

"Chi non sa capire uno sguardo...
non potrà mai capire lunghe spiegazioni..."(Proverbio)

Sentire, osservare, capire, vivere...
questo è un mondo, in cui la percezione è di attimi
e son tutti "giudici" ignari del vero.
Poi scopri di non esser solo,
non sei l'unica entità estremamente sensibile, che riesca a percepire l'impalpabile,
e l'incontro di pensieri, anche, apparentemente contorti, diventa fluido.
Le ore ti passano veloci, quasi, stessi fuori dal tempo e dallo spazio, in una dimensione tutta vostra,
e non vorreste mai staccarvi l'un dall'altro, in questi attimi d'infinita percezione dell'essere.
Un sentire ad unisono di due personalità, conoscenze, che sembrano nate insieme, simili, eppur con storie di vita differenti.
Un ascolto, forse un'amicizia, nata per caso, che sembra senza tempo...
non ha bisogno di troppe parole, quel che uno inizia, l'altro termina, come in una sinfonia ben orchestrata.
E quando la tristezza ti invade, quella fiammella, a volte, flebile, a volte, più luminosa, è lì,
pronta a riscaldarti, a consolarti, sostenerti, anche in silenzio, una sola parola, basta a lenire il tuo dolore:
"Ci sono!"
Forse esistono anime "gemelle", che riescono, anche a distanza, senza uno sguardo, senza tener attivi alcuni sensi,
solo con la loro personalità, a capirsi e a sentirsi "uniti", in un dialogo amichevole e confortante,
o, forse, è solo un'illusione, un volo pindarico, con tanto di pilota e copilota, andato a buon fine.
A volte porsi troppe domande fa svanire la magia di attimi indimenticabili, istanti di vita, comunque, importanti,
perchè fatti di sensazioni, emozioni, di un percepire, osservare, conoscere e vivere se stessi e quell'entità simile,
che potremmo un giorno chiamare amico, o, già, lo consideriamo tale, ma per paura di risvegliarci,
preferiamo dargli mille altri nomignoli, vivendo, giorno per giorno, così come ci vien dato dal cielo.

domenica 16 maggio 2010

Disegno Divino

Siamo al mondo per un disegno Divino, un cammino iniziato dall'amore e dal desiderio di due entità, che, per intercessione Divina, danno luogo ad un miracolo, quale la vita.
Una persona oggi mi ha detto:
"Siamo sotto al Cielo e ci prendiamo quel che ci dona,che sia bello o brutto."
Gli ho risposto che i doni del cielo son più di uno, ognuno ha i suoi...
Per me, primo fra tutti, il maritino, anche se, in realtà, dovrei considerare, come primo, la salute, che spesso tutti sottovalutiamo, avendola, ma ci rendiamo conto della sua importanza, proprio, quando viene a mancare.
Il mio pensiero successivo va a quei pochi, ma preziosissimi amici, che completano la mia permanenza "sotto questo cielo".
La nostra conversazione è proseguita con queste sue parole:
"...Ma a volte basta la fievole e timida fiammella di una candela per illuminare il più buio dei momenti. Quella candela puoi chiamarla Speranza se non sei credente,oppure Fede se inveci credi in qualcosa o qualcuno."
Ed io gli ho risposto che sono profondamente credente, anche se non assidua frequentatrice e muovo molte critiche al Vaticano, ma credo in un Dio Creatore, che ha sacrificato Suo Figlio per noi.
Se non credessi, probabilmente, neanche mio marito mi avrebbe conosciuto...
Ho conosciuto tempi bui e tempi felici e credo che servano entrambi, per un disegno Divino, più alto e, non sempre, sappiamo quale sia, ma stiamo al mondo, come dono e come strumento della Sua volontà, anche se, a volte, il libero arbitrio ci fa deviare, ma c'è sempre "qualcosa"o "qualcuno", che ci riporta al famoso equilibrio e al Suo progetto...
Non conosciamo il nostro destino, le nostre scelte, contesti, frequentazioni e opportunità sono il nostro cammino, ma non potrei pensare alla mia vita, senza un Dio, a cui dire grazie di ogni respiro, di ogni incontro e di ogni nuvola e temporale, che mi ha, poi, portato un sorprendente arcobaleno.
Un altro motto che cerco sempre di tener a mente e mettere in pratica è:

"Trasforma una situazione difficile in un'arma a tuo favore. Il tuo atteggiamento ti fa esser ciò che vuoi."

La mia forza è la mia fede e l'amore delle persone che mi vogliono bene.

"La religione è un narcotico con cui l'uomo controlla la sua angoscia, ma ottunde la sua mente"
diceva Sigmund Freud, grande padre della psicanalisi, e aveva ragione,
quando la religione condiziona il nostro agire, ma è di ausilio morale, al nostro libero arbitrio, equilibrando il nostro essere.
Ma quante guerre si sono fatte, in nome di Dio: era scelta umana, per interessi materiali e non richiesta divina.
Rispetto il pensiero dell'asceta e dell'ateo, ma personalmente, non posso pensare che non ci sia un'Entità Creatrice, che abbia dato origine a tutto.
Ogni giorno ne abbiamo continue conferme, nella nostra vita e in ciò che guardiamo:
nel buio esstenziale non c'è disperazione, che non possa trovare sollievo, anche, solo, entrando, con fede, in una chiesa, vuota, ma piena dello Spirito Divino, che ci ascolta, soprattutto, quando crediamo d'essere abbandonati.

Il 7 novembre 2008 scrissi una specie di poesia, su un altro dei miei blog, proprio sul mio credo, oggi voglio riportarlo qui:

Credo, ma...

Credo nell'uomo, ma so che resta bestia,
credo nell'amicizia, ma confido più in me stessa,
credo nell'amore, ma so che, se non, costantemente, alimentato, il fuoco può spegnersi,
credo nell'infinito, ma so che potrebbe esserci una fine,
credo in un Dio creatore, ma so che potrebbe chiamarsi Quanto (particella subatomica),
credo nella scienza, ma so che il mistero, ancora, ci avvolge con i suoi enigmi,
credo nell'onestà, ma so che i quesiti son più importanti delle risposte
credo, ma...
È proprio quel "ma" che mi rende realistica, nel mio idealismo
e mi fa ancora piacevolmente sorprendere nel giorno che nasce.

LA FARFALLA E L'UOMO


Questa è una favola letta nel web che mi piace riportare con le mie parole, che fa riflettere...

"Un giorno in un bosco un uomo vide un bozzolo, con un piccolo buco da dove spuntava una farfalla, che cercava di uscire.
Passavano le ore, ma la farfalla ancora non riusciva ad uscir da quel buco, che sembrava sempre delle stesse dimensioni e che quasi la farfalla si fosse arresa.
Allora l'uomo decise di darle una mano, aprendo di più il buco con un temperino.
La farfalla usci subito, ma il suo corpo era gracile e non ben formato e le sue ali non erano ben formate e si muovevano a stento.
L'uomo continuò a guardarla, sperando che da un momento all'altro le ali si aprissero e la farfalla potesse volare, ma ciò non accadde, in quanto il suo corpo non si era formato completamente.
Così la farfalla passò il resto della sua vita trascinandosi per terra e senza riuscire a svilupparsi come avrebbe potuto se fosse rimasta ancora del tempo nel bozzolo. Non volò mai!
E l'uomo non si capacitava...non aveva capito che la sua gentilezza e il suo desiderio di aiutarla erano state la causa, perchè proprio lo sforzo necessario per passare da quello stretto bozzolo era il tempo per la farfalla di trasmettere el non sviluppo il fluido del suo corpo alle sue ali, e successivamente rafforzarle e poter volare. Era il modo con cui Dio la faceva crescere e sviluppare."

A volte abbiamo bisogno di sforzarci e di soffrire, ostacoli utili, per crescere e maturare e poter volare forti.

Spesso la farfalla vien associata alla frivolezza, la si ammira, la si fotografa, ma nessuno si sofferma a guardare il suo ciclo vitale e quanto la sua vita possa insegnarci.
Ha una vita breve, ma intensa, varia da qualche giorno a una settimana o due e, solo in alcuni casi, può raggiunge il mese di vita.
Passa il tempo a succhiare il nettare dei fiori e ad accoppiarsi.
Per alcuni potrebbe esser la vita ideale, ma per lei è un donare continuo, per far si che non si estingua la specie.
Quanto tempo noi pediamo, dietro chimere e guerre, quando potremmo soffermarci a vivere realmente ogni istante, consci che potrebbe essere l'ultimo...
Nessuno di noi conosce quale sarà la nostra trasformazione e se la morte sarà, davvero, la fine o l'inizio di una nuova "clisaride".
Quindi dovremmo vivere questo nostro essere con parsimonia di tempo e spazi...
viver al meglio ogni attimo, ma, a volte, non ci rendiamo conto di come poterlo fare.
Oggi il mio tempo è stato in compagnia di mio marito, coccolandolo, riscaldandolo, col mio amore ed ascoltandolo; ho ricevuto due piacevoli conversazioni, poi? Si vedrà!
Non penso di aver perso tempo, ma mi sono arricchita, ho condivido la personalità e il mio affetto e sono stata in buona compagnia.
Sicuramente ci saranno altri giorni, più frenetici, più lavorativi, che mi porteranno ad altri tipi di crescita e di arricchimento, ma intanto mi gusto il "dono" ricevuto, ricordandolo qui e ascoltando la loro musica, perchè anche il momento della riflessione e del rimembrare è importante, per me, quanto quello già vissuto.

giovedì 13 maggio 2010

Voli fugaci

Libero ascolto di mente, cuore e fantasia,
musica e voli pindarici nei meandri alati,
oltre il conscio,
tra desio ed oblio,
calore e relax,
tornar alla razio reale è un attimo,
una folata di vento freddo,
ma riscaldato ed aquietato da questi istanti fuori dal mondo.

mercoledì 12 maggio 2010

Un essere complesso


Sognatrice, inguaribile romantica, estremamente sensibile, dolce ed aggressiva,
anarchica, ma nel rispetto del prossimo, premurosa, apprensiva, forte e fragile,
cocciuta e pignola, a volte, apparentemente sfacciata o arrogante,
ma sostanzialmente timida e sicura, solo di di ciò, che ha provato sulla mia pelle
e dei suoi valori ben radicati, ciclonica e piena di entusiasmi, che le possono esser portati via,
con una folata di vento, loquace, ma anche ascoltatrice, ottimista con gli altri,
ma con una vena pessimistica, in sè e per sè, sempre alla ricerca di certezze ed equilibrio,
tra razio e irrazionalità, malinconica, ma anche sorridente, tra Venere e Marte.
Un vero caos di emozioni dell'essere, ma genuino, sincero e schietto....
Difetti tanti e qualche pregio, ma orgogliosa della sua singolarità e della sua complessità d'indole,
ma sempre con una gran voglia di imparare da tutto e da tutti e voglia di migliorarsi,
per star sempre bene con se stessa e col mondo.
Un mare, a volte, queto, a volte, in tempesta, ma mai fermo,
un rondone la cui casa son i suoi affetti, primi fra tutti il suo amore e compagno di vita.
Un pilota di voli pindarici, che non vorrebbe mai atterrare, ma sa che deve farlo, per restar in equilibrio.
Una farfalla non frivola, ma che vive delle sue sensazioni, delle sue emozioni e,
soprattutto, della gioia, che riesce a regalare a chi ama.

lunedì 10 maggio 2010

Scambievole sorriso del cuore e sguardo complice, ironico e critico, ma benevolo


Chiedo troppo in un'amicizia?
Sincerità schietta, fiducia, lealtà e rispetto reciproci in un dialogo continuo,
a volte ironico, a volte scanzonato e burlone, a volte serio e profondo,
ma sempre pieno di affetto e dolcezza.
Quel sorriso del cuore, scambievole e confortante e quello sguardo complice,
ma anche critico, ma benevolo, che si può permettere di dire tutto,
senza paura di reazioni, perché son comunque discussioni costruttive per entrambi
e di crescita relazionale.

Sull'amicizia e la fiducia

"Le emozioni sono l'essenza della vita.
L'importante è conservarle dentro
e donarne il meglio a chi le merita." *Proverbio Zen*

Chi meglio di un vero amico merita di condividere tale dono?!!!!
Un amico è colui che gioisce con te e soffre con te,
è colui che con fiducia si apre a te e ti ascolta,
ma è anche quello che si può permettere di criticarti, motivando costruttivamente il suo parere,
contrario o contrariato, per un tuo atteggiamento o pensiero e ti fa capire, realmente, dove stai sbagliando, con un dialogo continuativo e schietto.
E' colui che merita di ricevere le tue emozioni e farle sue, perchè disinteressato il suo affetto e vuole solo vederti felice, indipendentemente da tutto.

"La vera amicizia arriva quando il silenzio fra due persone è confortevole."(David Gyson Tyset)

E' quella presenza pregnante, ma non invadente che c'è, è quella mano tesa, che chiede di poter crescere con te.

"Lo splendore dell'amicizia non è la mano tesa né il sorriso gentile né la gioia della compagnia: è l'ispirazione spirituale quando scopriamo che qualcuno crede in noi ed è disposto a fidarsi di noi."(Ralph Waldo Emerson)

Perdere un amico così sarebbe perdere una parte importante di te e non perderlo è la battaglia più giusta e più agguerrita da vivere sempre, ogni giorno, alimentando il rapporto e chiedendo scusa se quanche torto, involontariamente, vien fatto, capendo insieme l'errore e perdonandosi l'un l'altro, senza mai egoismi, gelosie, rivalità, invidie, o qualsiasi "meschinità", che non appartengono alla vera amicizia.

La vera amicizia è un sentire oltre...

"...Solo chi ti conosce profondamente... sà come farti ritornare il sorriso..."(E.Cerullo)

A volte si conosce profondamente qualcuno, senza esserne realmente consapevole, a volte quel qualcuno tira fuori lati di te assopiti, e con un piccolo gesto, che a lui sembra nulla, per te è il risveglio dell'anima e ti porta a riprender a sperare, che ci sia del buono in ognuno di noi.
Son affinità che vanno oltre al semplice carattere, potrebbero esser sostanzialmente simili, ma espressivamente diversi, è una percezione di appartenenza, che può spaventare, ma che non ti fa sentir solo, ed è quel riferimento, quel rifugio e quell'ausilio in più che ti mancava.
Perchè lui e non l'altro, magari più apparentemente simile?
Non c'è spiegazione al tuo sentire, è un essere, è un vivere introspettivo...
Ci son gemelli non consanguigni, empatici, affini, divisi, ma, in un certo qual modo, legati, il cui incontro fa sentir loro d'esser reciprocamente compresi e ascoltati, di un ascolto impalpabile, ma reale.
Ma certe affinità elettive diverse e profonde ti prendono, ti invadono e ti entrano nel profondo, con più intensità, anche se l'inspiegabile spaventa, più delle affinità caratteriali esplicite, che pur sempre ti fanno piacere.
Attrattive apparentemente discordanti, ma reali, uniche o forse siamo noi a volerle sentire tali, ecco il bisogno di conferme, confronto e riscontri nel tangibile, ma, a volte, diventa anche alienante tale "richiesta", perchè l'inspiegabilità è reciproca.
Ma quel sorriso è già un riscontro ed è qualcosa a cui non sai rinunciare, perchè ti torna, così sentito e profondo, solo con quella persona, vuoi o non vuoi è un sentire oltre ogni raziocinio.

<<Niente è da temere tranne la paura stessa>> (Paulo Coelho)

A fidarsi si rischia...
a non fidarsi si perde qualcosa...
Ma si perde in due se la fiducia vien tradita:
Tu resti deluso e ti chiudi in te stesso, sfiduciato e l'altro perde te e parte di se stesso...
Tradire la fiducia di qualcuno è come tradire se stessi!
Ma prima di chiedere e dare fiducia agli altri, abbiamo mai pensato a quanta fiducia abbiamo in noi stessi e nella vita?
Da bimbi la nostra autostima ci vien data da quanto i nostri genitori ne danno a noi, lasciandoci liberi di fare scelte, sempre più grandi.
Spesso anche la sfiducia negli altri parte, proprio, dalla poca autostima in noi stessi, quindi, prima di relazionarci col mondo, dovremmo analizzare il nostro essere interiore e imparare ad amarlo di più, valorizzarlo criticamente, ma anche in modo equilibrato.
Le esperienze di vita sono di aiuto sia per la nostra autostima, sia per la fiducia nel prossimo, che, comunque, deve sempre esser vagliata dal nostro essere, scrupolosamente.
Ma rinunciare a priori alla conoscenza di un altro essere umano, per paura di rimanerne deluso sarebbe il più grande errore, perchè ogni essere umano porta con sè una ricchezza ineriore di conoscenze e di pensieri, emozioni e sensazioni, che, seppur ti possono portare sofferenza, ti lasceranno, anche, qualche perla di saggezza e una maggior consapevolezza personale nelle future scelte.

"I nostri dubbi sono traditori e ci fanno perdere il bene che potremmo ottenere perchè abbiamo paure di tentare."(William Shakespeare)

"Ci sono due cose che non tornano mai indietro: una freccia scagliata e un'occasione perduta."(Jim Rohn)

sabato 8 maggio 2010

Mai perder la speranza

(ilricordoperduto.wordpress.com)
"Sperare in una favola non vuol dire sognare ad occhi aperti, ma riuscire a realizzare un sogno"

Credi, speri e vivi, ma c'è sempre qulacosa che ti fa tornar sui tuoi passi incupendoti,
ma vuoi e puoi continuare a credere, solo devi esser più accorto, più selettivo e, nell'entusiasmo, non perder mai di vista chi hai di fronte.
C'è sempre un movimento continuo di speranze vanificate e di sorprese che ti fan tornare a sperare...
A tal proposito tempo fa mi è stata raccontata la storia delle quattro candele:

"Le Quattro Candele, bruciando, si consumavano lentamente.
Il luogo era talmente silenzioso che si poteva ascoltare la loro conversazione.

La Prima Candela diceva:
(tbn0.google.com)
"Io sono la PACE ma gli uomini non riescono a mantenermi: penso proprio che non resti altro da fare che spegnermi!".
Così fu, e a poco a poco, la candela si lasciò spegnere completamente.

LA Seconda Candela disse:
"Io sono la FEDE purtroppo non servo a nulla. Gli uomini non ne vogliono sapere niente di me, e per questo motivo non ha senso che io resti accesa.".
Appena ebbe terminato di parlare, una leggera brezza soffiò su di essa e la spense.

Triste Triste, La Terza Candela a sua volta Disse:
"Io sono l'AMORE non ho la forza per continuare a rimanere accesa. Gli uomini non mi considerano e non comprendono la mia importanza.
Essi odiano perfino coloro che più li amano, i loro familiari."
E senza attendere oltre, la candela si lasciò spegnere.

Inaspettatamente.................
un bimbo in quel momento entrò nella stanza e vide le TRE candele spente.
Impaurito per la semi oscurità disse:
"Ma cosa fate voi dovete rimanere ACCESE, io ho paura del BUIO!"
E così dicendo scoppiò in lacrime.

Allora la Quarta Candela impietositasi disse:
"Non temere, non piangere:
potremo SEMPRE riaccendere le altre candele:
Io sono la SPERANZA".

(alibimba.altervista.org)

Con gli occhi lucidi e gonfi di lacrime, il bimbo prese la candela della SPERANZA, e riaccese tutte le altre.

Che NON si spenga mai la SPERANZA dentro il nostro CUORE..................
E che ciascuno di noi possa essere lo STRUMENTO, come quel bimbi, capace, in ogni momento, di RIACCENDERE, con la sua SPERANZA:
LA FEDE, LA PACE e L' AMORE!!!.

mercoledì 5 maggio 2010

Ignota alchimia

Siamo alchimia ignota, sempre alla ricerca di noi stessi,
del nostro equilibrio e della sintonia con noi stessi e con la selezione di persone,
che decidiamo d'aver accanto a noi, come amici e conoscenze, che riteniamo affidabili,
nel momento storico in cui viviamo.
Ma nulla è perenne e tutto può mutare, sta a noi proteggere i nostri equilibri e le nostre affettività
o eliminare, ciò che si rivela deleterio o non più "pertecipi" alla nostra vita
e siamo in contuo rivoluzionamento di equilibri e conoscenza di noi stessi
e di quella parte di mondo da noi prescelto, in cui vivere.
Impariamo di continuo durante il nostro cammino.

martedì 4 maggio 2010

Personali melodie dell'essere

Ci son melodie che ti coinvolgono, ti fanno immergere in un mondo parallelo, dove non c'è spazio nè tempo, ma solo tu e la tua musica.
Resto incantata nell'ascolto, percependo ogni singolo cambiamento vocale, di una voce di uomo, profonda e intensa, ma mai sdolcinata.
La musica mi invade, mi entra dentro nel profondo e mi fa immaginare quell'uomo chiuso, dall'animo sensibile e profondo,
che, spesso, con la sua musica emette degli urli silenziosi, mille sfumature si intravedono, o meglio, si percepiscono,
sia nelle melodie più malinconiche che in quelle più allegre...
c'è sempre un pò di malinconia nella gioia e un pò di sereno nella malinconia...

Razio o Irrazio?

Qualcuno, che mi conosce poco, mi ha detto che sono più razionale e vivo meno le emozioni del momento...
Ho sorriso, soprattutto alla parola "razionale" e, forse, penso mi abbia fatto un involontario complimento,
a me che, per impulsività ed estrema spontanea sincerità, son stata spesso mal giudicata e non solo...
Le apparenze, a volte, son crudeli, a volte ti disegnano in un modo, solo parzialmente veritiero,
non per falsità espressiva, ma per protezione, salvaguardia personale, insicurezza e desiderio d'accettazione,
o semplicemente perchè, spontaneamente, si agisce ciclonicamente, o in modo riflessivo,
ma l'esperienza porta a imporsi un raziocinio, che ti appartiene in parte,
ma è tuo ausilio di protezione, da quel lato fin troppo impulsivo di te stesso,
che spesso ti ha trascinato in colossali sbagli di valutazione, delusioni e distruzioni di certezze,
per poi dover ricominciare tutto da capo.
La spontaneità e la propria integrità morale restano e la propria personalità non cambia,
ma si cerca, sempre, di smussare i propri difetti, anche e, soprattutto,
con l'ausilio del confronto col prossimo e con l'aiuto di veri amici, che possono,
anche, costruttivamente criticarti, ma solo per farti vedere dove, secondo loro,
stai sbagliando e sono quello sguardo esterno, che tu non vedi,
e possono notare sfumature, che tu non riesci a percepire, ma che, riflettendo insieme a loro,
ti accorgi possano essere una tua realtà non considerata, semplicemente perchè, a volte,
è più facile osservare l'altro, che non se stessi.
Le emozioni si continuano a vivere intensamente, istante per istante,
ma forse si diventa più riservati, proteggendo ciò che si sente,
non facendo entrare nel tuo micro mondo della percezione emotiva nessuno o quasi.
Ma chi ti conosce e ti ama sente con te, percepisce e, spesso, condivide con te, anche in silenzio...
Comunque io son sempre spontanea e sincera, non so fingere
e combatto ogni tipo di finzione, ipocrisia o maschera...
sincera nel sorriso, nel pianto, in ciò che dico e penso e, soprattutto,
ho uno sguardo troppo espressivo, che, pur se volessi e non voglio, non saprei mentire e,
per quanto possa essere considerato un difetto, ne vado orgogliosa,
anche se ciò mi porta a esser mal vista in questa società, spesso, fatta di maschere:
io non le metto neanche a carnevale!

lunedì 3 maggio 2010

Un fulmine nel mare

L'incontro timidamente intenso di sguardi,
folle palpito dell'essere,
rivoluzione e tempesta d'animi,
confusi in vortici di desideri agognati,
sognati e dalla crescente passione fomentati,
Sinfonia d'emozioni al culmine dalla fusione quietati,
per tornar ancor più virulenti nel rimembrar d'attimi e nell'empatia di cuore,
uniti dalla magia di quel fulmine
ch'el mare porterà con sé per sempre.

domenica 2 maggio 2010

USANDO LE PAROLE DI FISH

(img.skitch.com)

"Ci sono momenti nella vita,
in cui qualcuno ti manca così tanto,
che vorresti proprio tirarlo fuori dai tuoi sogni,
per abbracciarlo davvero!"

"I've just gone solo
Do you play solo
Ain't life a solo?"(Fish - Solo)

"I get so confused and I don't understand...

...And the truth stung like tears in my eyes...

....If there's somebody up there, could they throw me down a line
Just a little helping hand, just a little understanding
Just some answers to the questions that surround me now
If there's somebody up there, could they throw me down a line
Just a little guiding light to tell wrong from right
Just some answers to the questions that I'm asking you
I keep a vigil in a wilderness of mirrors
Where nothing here is ever what it seems
You stand so close but you never understand it
For all that we see is not all that it seems, am I blind?...

....If there's somebody up there, could they throw me down a line
Just a little helping hand, just a little understanding
Just some answers to the questions that I'm asking you
If there's somebody up there, just throw me down a line
Just a little guiding light to tell wrong from right
Just some answers to the questions that I'm asking you
I'll keep a vigil in a wilderness of mirrors
Where nothing is exactly how it seems
You're reaching out, you're so close you can touch it
But it all disappears when it's always so near
But one day we will find that we stand in the light
Until then I'll keep a vigil in a wilderness of mirrors
Nothing here is ever what it seems
I'm scared to shout in case I draw attention from the powers
That preside over our minds and our lives
When they find what I want is the deadliest weapon, that is truth..."
(Fish - Vigil In A Wilderness Of Mirrors )

Alla deriva

Indimenticabile sorriso trascinante,
sguardo vispo e furbetto zampillante,
bria voce dalla dolcezza disarmante
e un cuore introverso, ma generoso,
timoroso, ma sicuro.
Divergo, a volte, ma ascolto
e di stima l'animo mio ammira orgoglioso,
concordo eppur discuto,
parte di me, eppur mi sfugge,
alla deriva senza, ma di pensieri mistero mi strugge...

sabato 1 maggio 2010

Rapporti e il mio migliore amico

Ognuno vive la sua vita, con un bagaglio di storia che, negli anni, lo ha mutato, plasmato e reso conscio della sua realtà personale, del suo io,
la cui indole non cambia, ma, consapevole della sua umana natura fallacea, cerca, nel confronto con mondo, di imparare sempre da tutto e da tutti.
A volte pare egocentrismo questo desiderio di socializzare, ma è carenza affettiva e solitudine interiore,
unito allo spasmotico desiderio di migliorarsi e trovar un equilibrio con se stesso e una giusta ubicazione in questo mondo,
che sempre più si chiude al dialogo. Andar controcorrente non è un apparire, ma un modo di essere.
Spiragli di luce vengono offuscati da false realtà, celate dietro la parola amicizia e il dolore annebbia saldi equilibri,
faticosamente costruiti: è tutto da rifare, si rimette tutto in discussione, cercando di mantenere quei riferimenti saldi,
mai messi realmente in discussione, ma qualcosa li ha resi nebulosi.
Le sintonie non vanno perse, se c'è fiducia e onestà d'animi puri, che vogliono salvaguardare la purezza di questi rapporti rari e unici.
Varie le sintonie quanto vari son i rapporti, ma non meno preziosi e perché averne paura?
Ogni rapporto ha il suo valore,
non quantificabile,
nella profondità di esso distinguibile,
varie le sintonie quanto le miriadi di rapporti, ma...
da ognuno si impara,
per ognuno si percepisce un diverso sentire,
che l'animo arricchisce,
da viver spontaneamente.Certo si fanno distinzioni nella profondità...
Ci son poi rarità più intense,
l'incontro lascia un segno indelebile...
diventa parte di te, nella profondità d'un affetto sincero, puro, unico...
Lo preservi da tutto e da tutti,
lo curi, lo alimenti e lo porti sempre con te, come quel riferimento,
quello spiraglio di luce, che in qualsiasi momento sai che ci sia,
donandoti il sorriso dell'anima, anche nel buio, ma...
la paura di perderlo può portarti a soffocarlo o ad allontanarti,
per non rovinarla, ma non puoi lasciarlo
e vuoi riappropriarti di quella preziosità,
non ne puoi fare a meno, senza sei incompleto...
il suo nome è profonda e sincera amicizia,
la migliore che tu possa aver mai avuto!