martedì 12 aprile 2011

Spider-Man II

(mymovies.it)


La seconda puntata del supereroe Spider-Man è coinvolgente, in alcuni momenti quasi commovente, in altri, divertente e molto ironico e pieno di emozioni e di romanticismo, senza mai scendere nel melenzo, non da meno del primo episodio, anzi, potrei dire migliore, quasi, la storia sia maturata con l'evolversi.
E ci son frasi memorabili, come il discorso idealista e sognatore della zia May:

"Sa riconoscere un eroe quando ne vede uno. Ci sono troppo pochi personaggi in giro che svolazzano a quel modo salvando vecchie ragazze come me. E Dio sa se ai ragazzini servono eroi. Persone coraggiose, altruiste che siano di esempio a tutti noi. Tutti quanti amano gli eroi. La gente li aspetta, li acclama, grida i loro nomi e anni dopo racconteranno come sono rimasti sotto la pioggia per ore e ore solo per dare una fuggevole occhiata a colui che gli insegnò a tener duro un secondo di più.

Io penso che ci sia un eroe in tutti noi, che ci mantiene onesti, ci dà forza, ci rende nobili... e alla fine ci permette di morire con dignità, anche se a volte dobbiamo mostrare carattere e rinunciare alle cose che desideriamo di più, anche ai nostri sogni."

Oppure Spider-Man quando parla a Mary Jane:

"A volte per fare la cosa giusta bisogna mostrare carattere… e rinunciare a ciò che vogliamo di più, persino ai nostri sogni."

O la frase ricorrente di Otto Octavius:
"L'intelligenza non è un privilegio è un dono, e va usato, per il bene dell'umanità."

Fenomenale Peter Parker quando dice:

"È stupefacente quanto è complicata una cosa semplice."

(sembra una frase delle mie contorte quando mi metto a filosofare!!!)

Divertente Octopus, quando dice:

"Mi hai messo la ragnatela tra le ruote per l'ultima volta!"

E poi romantica Mary Jane:

"È assurdo essere vivi solo a metà, la metà di noi stessi."

E infine il dialogo romantico tra Peter e Mary Jane, con battuta finale, di lei, dolcemente ironica:

"Mary Jane Watson:
Lo so che secondo te non possiamo stare insieme... ma non puoi rispettarmi abbastanza da farmi prendere una decisione? Lo so che ci saranno dei rischi, ma io voglio affrontarli con te. È assurdo essere vivi solo a metà, la metà di noi stessi... io ti amo... e quindi eccomi qua, sulla soglia di casa tua... ci ho passato la vita sulla soglia di casa tua. Non sarebbe ora che qualcuno salvasse la vita a te? Forza, di' qualcosa.
Peter Parker:
...Grazie, Mary Jane Watson. "
Mary Jane Watson:
Falli secchi, tigre!

Insomma consiglio di vederlo per passare un paio d'ore divertenti, con vari spunti di riflessione profondi e pieni di romanticismo ed idealismo.

12 aprile 1961-12 aprile 2011: Jurij Gagarin volò per la prima volta nello spazio....


Oggi sono 50 anni che il cosmonauta e aviatore sovietico Jurij Alekseevič Gagarin volò, per la prima volta, nello spazio, portando a termine, con successo, la sua missione il 12 aprile 1961....
Ricordarlo mi sembrava quanto meno doveroso, visto che ha fatto sognare tutti, con la sua impresa ed ha aperto le porte a nuove missioni, fino ad allora ritenute impossibili.
Ne parlo qui su mtb, perchè, infondo, anche noi, nel nostro piccolo, quando andiamo ad esplorare nuovi posti, a volte, in radure impervie, e percorrendo tracciati pericolosi, siamo esploratori e sognatori, come Gagarin, che ha creduto nel suo sogno, così fortemente, da realizzarlo e volare in alto, dove nessuno mai aveva, prima di allora, neanche avuto il coraggio di sperare.
Certo le nostre "imprese" son poca cosa al confronto, però immaginate l'emozione che provate, ogni volta, che fate una salita faticosa e vi fermate poi a guardare il panorama circostante, soddisfatti e sereni, respirando quell'aria che vi sembra ancora più pura, proprio perchè siete arrivati fin là su.
Potete immaginarvi come si sarà sentito Gagarin, spaventato, ma elettrizzato, salendo così in alto e poi, dallo spazio infinito e stellato, guardare la terra, così piccola e meravigliosa.....
"la Terra è blu...Che meraviglia. È incredibile" - queste le sue testuali parole comunicate dalla sua navicella alla base.
Poi la discesa, lasciando una parte del suo cuore tra le stelle, dopo 88 minuti di volo intorno alla terra, senza avere il controllo della navicella spaziale, guidato da un computer, controllato dalla base.
E noi quando facciamo le nostre discese a razzo, son davvero niente in confronto, ma ci fanno sentire liberi, e in volo, supportati dalle ali della nostra bici....

Mi faceva piacere condividere, con voi, il ricordo di questo grande uomo, grande sognatore, come lo siamo, anche, noi e ascoltare, anche, le vostre impressioni sulle vostre emozioni in bici, che ho paragonato al volo di questo eroe, che, ribadisco, siano poca cosa, in confronto, ma, per noi, sono davvero grandi "imprese", che ci riempiono il cuore di emozioni uniche!!!


Mentre parlando della canzone di Claudio Baglioni...
Era tanto che non la risentivo...
Sono cresciuta, sentendo i primi Lp di Baglioni, penso fosse più genuino, con romanticismo e, a volte un pò drammatico, ma stupendo, per me....
quando dice "Adesso io volo", mi vengono ancora i brividi e vado nello spazio con Gagarin, ovviamente metaforicamente e con tanta fantasia.
E parlando di canzoni, forse sottovalutate e poco conosciute di Baglioni, potrei farne una lista, continuando all'infinito con titoli, per me, memorabili, che hanno riempito il mio cuore, già di suo romantico....