domenica 29 maggio 2011

Inorridita ed indignata....

Giorni fa, seguendo il telegiornale, mi sono soffermata, ad ascoltare un servizio, in cui si sottolineava l'attuale "moda" del ritorno alla bicicletta, sia in città, che come sport, nelle varie discipline cicistiche, non ben specificato dal giornalista.
La mia indignazione è stata sentire gli accorgimenti consigliati, per la manutenzione, uno fra tutti, oliare la catena una volta l'anno, per far si che la bici non desse problemi.
Oliare la catena una volta l'anno????????????????
Forse il servizio era riferito a chi in bici ci va una volta l'anno????

Eppure parlava dell'andare al lavoro in bici, e nei fine settimana, o come sport, ma, anche, fosse, solo, una volta a settimana, ogni volta che vien presa la bicicletta si dovrebbe, a mio avviso, far un minimo di manutenzione, come, appunto, oliare la catena o controllare le gomme, no?????
E poi ci lamentiamo di incidenti, a loro avviso, inspiegabili????
Non sarebbe utile, anche a scuola, insegnare un minimo di manutenzione ed educazione all'utilizzo più consono del mezzo "bicicletta"?
Non a caso, un tempo, veniva chiamato "velocipede" e, in giro, si vedono bambini ed adulti, che non sanno, neanche, tenere i piedi giusti sui pedali o con la sella alzata al punto giusto e poi si lamentano di dolori articolari, e di ogni tipo, senza sapere quale sia il vero motivo, che li ha scatenati.
Si fa presto a comprare una bici e metter in sella il proprio figlio, ma senza una giusta educazione e una giusta manutenzione, come li proteggiamo?
E persino chi dovrebbe dare giusta informazione, quale un telegiornale nazionale, non sa, praticamente, di cosa parla e dà minime e mal informazioni, tanto per fare un servizio di "tendenza" pseudo socio-culturale:

sono davvero inorridita!!!!!
E voi che ne pensate?

sabato 28 maggio 2011

Un vero amico, per me, capisce prima ancora che tu chieda...

...è presente,
è il tuo orecchio e la tua spalla
ed è quello sguardo, che sa leggere nel tuo cuore,
è rispetto, fiducia, affetto, complicità e reciprocità...

E' RARO!

Ci sono anch'io e tu ci sei?

Ognuno di noi ha un posticino, in questo mondo e si crea il suo micro universo, dove coesistere, insieme a chi ama e ad affetti, che vorrebbe fossero quotidiane e piacevoli riferimenti, nel rispetto, nella fiducia, nel confronto reciproco, sorridendo e piangendo insieme....
Non sempre è possibile la continuità, per svariate motivazioni, ma ciò non declassa il "ruolo", che diamo a queste poche, rare persone, che portiamo nel cuore, con sincero affetto e che chiamiamo Amici.
Ma ogni tanto sentirsi dire:
"Ci sono anch'io e tu ci sei?" e parlare, come se il tempo non fosse passato, beh è davvero piacevole!

Un'altra domanda, la cui risposta potrebbe non piacermi...

Una quotidianeità piacevole e un riferimento costante vorrei essere,
per mio marito credo di esserlo,
ma per gli amici?....

venerdì 27 maggio 2011

Una domanda dalle mille sfumature e altrettante possibili risposte che forse un giorno saprò dare....

Come si fa a riconoscere un vero amico?

L'aiuto

Il vero aiuto viene dal cuore e, spesso, neanche ti accorgi di averlo ricevuto,
solo il tempo te ne dà testimonianza!

giovedì 26 maggio 2011

26 maggio 2011: Pedalata sul mare

26 maggio 2011:
ore 11:30 in sella, pronti per la pedalata sul lungo mare, su un percorso di fondo su strada
 

e 6 km, circa, di ciclabile,


partendo da Marzocca, poi Senigallia, Cesano e inizio Marotta, poi indietro, fino a Marzocca, dove ci siamo fermati, per la sosta del pranzo, con un panino, dopo 31 km e 700 m, ad un'andatura, media, di 17Km/h, con picchi di 20 e 26Km/h, con 26 gradi di media di temperatura.


 


Dopo circa un'oretta siamo risaliti in sella e siamo arrivati a Marina di Montemarciano e siamo ritornati a Marzocca, per altri 11 km e 700 m.

 



 


A quel punto i crampi alle ginocchia mi hanno frenata e fermata definitivamente, per oggi.



Km 43 e 400 m totali fatti, ad una media di 17,3 Km/h e una cadenza media di 76 rpm.
Qui riportati tutti i dettagli tecnici e la mappa del mio tragitto:
Mentre il maritino è ripartito, per altri 20 km ad un'andatura di 50 km/h




Al suo ritorno, ci siamo fermati, a gustarci la brezza marina, facendo un pò di
stretching defaticante ed abbiamo, poi, rimesso le bici in macchina, rientrando verso casa.


Il nostro intento oggi è stato raggiunto:
divertirci e passare una bella giornata insieme, pedalando, immersi nel blu del cielo ed abbronzandoci al sole marino di questo lato, di costa marchigiana.

mercoledì 25 maggio 2011

Il contenitore "mtb-forum" è emozione

Inconsciamente abbiamo paura del diverso esterno, perchè la vera paura è di quella diversità all'interno di noi stessi e da cui, giornalmente, nei vari contesti della nostra vita, ci difendiamo, per mantenere la nostra identità. Ma la nostra coscienza ci fa sentire, anche, lo sguardo dell'altro.
Nel dialogo, confronto, comprensione e collaborazione siamo portati a chiederci, davvero, chi siamo e cosa vogliamo, quindi, tali domande, ci portano a prender coscienza di noi stessi e, automanticamente, a trasformarci.
Nel 2007 mi sono iscritta su mtb-forum, su consiglio di mio marito, per imparare qualcosina, su come sistemare le nostre bici, ma mi sentivo aliena, in questo mondo tecnico, dal quale ho imparato molto, ma restando solo aiuto meccanico del maritino e, spesso, cavalletto umano.
Scrivevo poco, leggevo, qua e là e facevo mille domande.
Poi è arrivata la nostra Emy, rondone ferito all'omero, trovato da mio marito, il quale decise di render partecipi tutti i forumendoli a questa scoperta, chiedendo aiuto, anche, a loro, su come poterla aiutare al meglio.
Così ho iniziato a conoscere persone speciali e mi sono emoziata, con i miei cari Emysti, nel riferire i miglioramenti e non della nostra Emy.
Abbiamo gioito e pianto insieme, come fossimo una grande e bella famiglia, che, giornalmente, entrava nel topic, per aver nuove notizie, nuove foto o video.
Non eravo più estranei, esperti di mtb ed io l'ignorante, che domandava e cercava di carpire conoscenze.
Ho dato un volto ad alcuni, incontrandoli al primo raduno Emy Day ed, anche questa, è stata un'esperienza memorabile e di forti emozioni, perchè, come direbbe qualcuno di loro: da ogni raduno si esce arricchiti, nel cuore e nella consapevolezza, di chi ci ha portato la sua personalità, la sua simpatia e la sua esperienza di vita.
Ma il cammino nel forum ha avuto un seguito, per me, con il topic "dell'angolo degli amici di Emy", che tutt'ora sopravvive e che viene frequentato, più o meno spesso, da persone, che hanno il piacere di condividere un'esperienza o, semplicemente, per un saluto, prima di proseguire nei vari altri topic.
Oltre a questo topic, ne frequento altri, soprattutto, di emozioni e domandoni, seguiti da quelli che, come me, credono allo spirito e alla forza del dialogo e della condivisione, come arricchimento personale, non solo di conoscenze tecniche, ma, anche, e, comunque, umane del quotidiano, che ci danno sorriso, emozione, stupore, ascolto e confronto.
Anche una foto di una nuvola ci può inorridire o far sorridere, chiamandola "ragioniere", dal fantomatico ragionier Fantozzi, che si portava dietro la nuvoletta.
O un graffio riportarci alla mente cadute memorabili ed escursioni pazzesche fatte, che, comunque, con emozione ci hanno arricchito e fatto crescere.
O una riflessione sul pericolo del nucleare, creare un nuovo nucleo di dialogo e proposte, per migliorare il nostro vivere nel mondo.
E potrei proseguire, ancora e ancora: ogni topic crea, se ben alimentato, l'avvicinarsi di persone, che, se predisposte all'ascolto e al confronto, generano nuclei, che, nel dialogo quotidiano, si arricchiscono e si divertono, passando momenti di vita, sereni e pieni di varie emozioni.
Questo il mio consiglio:
il contenitore "mtb-forum" è la piattaforma, dove si generano emozioni, non roviniamolo, con atteggiamenti presuntuosi, arroganti e belligeranti, ma alimentiamolo del nostro sapere, del nostro vivere, del nostro essere nel mondo e del nostro sorriso, che possa generare altro sorriso.

martedì 24 maggio 2011

Una bici elettrica MAI!


Quando l'evoluzione è sogno, ma un sogno elettrico,chissà come ci fa risvegliare!!!
P.S.
Io sogno, a volte, sono elettrica, ma non sono una bici!
E una bici elettrica, proprio, non è il mio sogno, semmai il mio sogno sarebbe una bella Specialized Epic, nera e bordeaux!
Adoro la mia Trekkina, ma la Epic è un bel sogno, da quando la vidi due anni fa e, se volessi evolvere, cercherei solo il meglio, restando, comunque, alla mia portata economica e seguendo il mio gusto e i miei sogni!
Purtroppo ho gusti costosi, senza farlo apposta, si vede, che ho buon gusto!
(modestaaaaaaaaaa;p)!


lunedì 23 maggio 2011

Family Mustyversario

La primavera di quest'oggi...
E' anche nostro mesiversario:


9 anni 6 mesi insieme
e 5 anni 8 mesi sposati...
 
 

domenica 22 maggio 2011

Filosofando sull'evoluzione....

Come, forse, ho già detto in precedenza, ma oggi mi sento, nuovamente, "ispirata" a "filosofare" sull'argomento, secondo il mio modesto pensiero:
ogni cammino evolutivo ha le sue cadute, le sue ferite e le sue cicatrici, senza non ci sarebbe evoluzione, perchè, anche, un percorso, apparentemente, dritto ha le sue insidie, solo affrontandole, si impara, ciò diventa esperienza e, quindi, la consapevolezza e la nuova conoscenza portano evolzione.
Il ricordo di tale esperienza è amaro, quando la ferita è, ancora, sanguinante, ma, pian piano, diventa malinconico e poi, persino, piacevole ricordo di un'esperienza vissuta.
Il nostro corpo è una mappa genetica di memoria storica e di cicatrici, visibili e non, che ci portiamo giornalmente e che ci fanno essere oggi il risultato di un attimo fa e quell'attimo risultato di tanti altri attimi:
vittorie e sconfitte, ferite, cicatrici, cadute e risalite in "sella", a testa alta, perchè questa è la nostra storia, questa la nostra evoluzione, questa la vita del genere umano, che solo da quelle ferite, se ben rimarginate, diventa più maturo e, forse, riesce ad evolvere
(forse perchè non tutti riescono a capire e ad evolvere, ma questa è un'altra storia

e non vorrei dilungarmi oltre altrimenti, non evolverei, ma involverei!)

giovedì 19 maggio 2011

Giro d'Italia - Tappa Marina di Montemarciano

Questa l'evoluzione della tappa del giro d'Italia di Marina di Montemarciano, iniziata con gli elicoteri in cielo

 
e le macchine, che volevano vendere gaget rosa, figuratevi MAI li avrei presi.....


Dopo tanto aspettare in piedi e sotto il sole ecco arrivare la macchina di inizio gara....



Ed ecco arrivare i 4 "fuggitivi".....














E con 5 minuti di ritardo arrivano gli altri.....


Mo ho capito perchè dicono sempre:
"Tu mi stai a ruota";)

















E via tutti verso la tappa successiva di Senigallia.....



Devo dire che è stato un crescendo di emozioni, sia aspettare che l'arrivo stesso, dagli sponsor ai fuggitivi e poi tutti gli altri, esperienza mai provata prima, che mi ha fatto sentire, un pochino parte della gara e credo si possa considerare un'evoluzione sportiva, per me, come tifosa, e sicuramente un evolversi per loro, superando un'altra tappa, che li porterà a completare tutto il circuito Italiano!