domenica 18 gennaio 2009

PERCHE' L'UOMO E' SEMPRE INSODDISFATTO DELLA SUA CONDIZIONE FINCHE' ESSA NON MUTA IN PEGGIO?

Solo perdendo impara ad apprezzare ciò che aveva, forse perché a quel punto la enfatizza e si pone domande inutili che iniziano sempre per "e se... avessi... e se non avessi...".
L'essere umano è sognatore per indole, ma spesso perde di vista il suo presente, per rincorrere un ideale fantastico, tale proprio perché non è realtà tangibile.
Quando arriva al traguardo tanto agoniato, lo guarda con cinismo, sminuendolo, togliendogli il valore, che in corsa gli aveva attribuito e si ritrova nuovamente in una condizione di insoddisfazione.
Il momento di gioia piena dura una frazione infinitesimale di secondo e poi... lo sguardo è già proiettato ad un futuro, a nuovi obiettivi, sottovalutando e tralasciando tutto quello che ha.
La vita è è anche il sogno che ci sorprendendiamo a fare, leggendo un libro o guardando un film, perché i sogni sono ricchezza per l'anima, gli amori distruttivi e impossibili, sognati, ci alimentano e fortificano,
ma la vita è soprattutto il cammino che ci costruiamo attimo per attimo, la realtà dell'istante che viviamo,  e desiderare ciò che si ha è la cosa migliore che possiamo provare.