sabato 24 gennaio 2009

Soli

 (solitudine_namysdreams.com)
Ci si può sentir soli anche tra la folla... solo è colui che si sente non compreso, emarginato da se stesso e dal prossimo, insoddisfatto di se stesso e dalla realtà che lo circonda. Spesso attribuiamo agli altri colpe che scaturiscono, principalmente, da noi stessi e, per non metterci in discussione, analizzando in modo introspettivo, obiettivo e corretto ogni aspetto del nostro stato d'animo, preferiamo crogiolarci nel nostro malessere, creandoci alibi e colpevoli.
Il concorso di colpa non viene mai preso in considerazione e così diventiamo anche ciclici, ricadendo spesso negli stessi malesseri...
Solo è chi aridamente si chiude in se stesso, non accettando di confrontarsi e trova rifugio nella propria disperazione, nell'angoscia notturna, che sembra non debba mai aver termine e non riconosce più quella mano tesa, pronta a sorreggerlo e a condurlo verso uno spiraglio di luce, anzi la disprezza e la allontana col suo cinismo e la sua rabbia, incredula a qualsiasi gesto fatto per amore e non per reconditi secondi fini diabolici.
Se uno guarda sembre il buio, la luce gli da fastidio e la sfugge anche se quella luce, nel tempo, potrebbe dargli calore e giovamento, non ha più la pazienza  e la voglia di accoglierla ed accettarla, forse perché vorrebbe esser lui luce per gli altri e non accetta che altri lo siano per lui.