domenica 10 aprile 2011

3a domenica ecologica a Fabriano: nuovo record personale di 39,700 km

Ore 9:38 eravamo già in sella da casa a Fabriano, con vento contro e caldo che già iniziava a farsi sentire, tutto sulle mie cosce, ma ho pedalato con rapporti abbastanza duretti e sicuramente più duri di quelli della volta precedente.
Prima fermata obbligata dal semaforo, ma per pochi secondi, ed ho pedalato initerrottamente per km 31,100.
Già questo per me è un primo record.


Quindi, dopo parecchi giri dentro Fabriano e qualche accidente mandato a macchine, poi fermate dalla polizia, perchè non avevano il permesso di circolare, e a pedoni che non si spostavano dal centro strada, ma fermi a godersi chissà, che panorama, visto che non ho proprio la siluette da modella, ma va benissimo....siamo andati oltre direzione bar nostro preferito e li ci siamo fermati una quindicina di minuti a far una luguliana colazione...


E successivamente ho fatto qualche scatto al maritino mentre svolazzava con la sua bdc da 8 kg
(la mia povera Trekkina pesa 13 kg e vabbè...)



Poi risalita in sella con ultima fermata lunga a parlare con un amico incontrato e via verso il rientro a casa, con qualche doloretto mio al ginocchio sinistro, probabilmente perchè dovrei tener la sella leggermente più alta, ma poi ai semafori chi scende???? Sono cortina e quindi....
Ma dolore alle cosce minimo e la sella è fenomenale, dà solo qualche indolensimento dietro, dopo parecchi km, ma credo sia normale e, comunque, niente di trascendentale, è proprio la sella ideale per il mio fisico, non la cambierò mai più!!!!!
Unico strappetto finale, (salita al 6%) dove ho faticato, con fermata di un secondo, per troppo dolore al ginocchio, e non di coscia, altrimenti facevo tutta una tirata da Fabriano a casa.
Insomma sono soddisfattissima ed è stupendo pedalare con Fabriano mezzo vuoto insieme al maritino!!!!

E speriamo che, continuando così, al prossimo Emy Day mi debbano trainare meno


Francesco Guccini - Stelle

Francesco Guccini è un altro maestro della musica italiana, considerato un cantautore "simbolo" a cavallo di tre generazioni: modenese musicista, scrittore e cantautore, dalla cultura che spazia in vari campi e i suoi testi spesso sono stati anche studiati a scuola,, come componimenti poetici e nella scuola ha, anche, insegnato lingua italiana.

Testo: Stelle

Ma guarda quante stelle questa sera fino alla linea curva d'orizzonte,
ellissi cieca e sorda del mistero là dietro al monte:
si fingono animali favolosi, pescatori che lanciano le reti,
re barbari o cavalli corridori lungo i pianeti

e sembrano invitarci da lontano per svelarci il mistero delle cose
o spiegarci che sempre camminiamo fra morte e rose
o confonderci tutto e ricordarci che siamo poco o che non siamo niente
e che è solo un pulsare illimitato, ma indifferente.

Ma guarda quante stelle su nel cielo sparse in incalcolabile cammino:
tu credi che disegnino la traccia del destino?
E che la nostra vita resti appesa a un nastro tenue di costellazioni
per stringerci in un laccio e regalarci sogni e visioni,

tutto sia scritto in chiavi misteriose, effemeridi che guidano ogni azione,
lasciandoci soltanto il vano filtro dell' illusione
e che l'ambiguo segno dei Gemelli governi il corso della mia stagione
scontrandosi e incontrandosi nel cielo dello Scorpione?

Ma guarda quante stelle incastonate: che senso avranno mai, che senso abbiamo?
Sembrano dirci in questa fine estate: siamo e non siamo
e che corriamo come il Sagittario tirando frecce a simboli bastardi,
antiche bestie, errore visionario, segni bugiardi.

C'erano ancora prima del respiro, ci saranno alla nostra dipartita,
forse fanno ballare appesa a un filo la nostra vita
e in tutto quel chiarore sterminato, dove ogni lontananza si disperde,
guardando quel silenzio smisurato l'uomo... si perde...