mercoledì 29 giugno 2011

La parola al silenzio...

Ci sono persone,
che parlano più nei silenzi, ma....

domenica 26 giugno 2011

I piccoli balestrucci crescono curiosi....

Oggi torno a farvi vedere i balestrucci, cresciuti del nido, sotto al nostro tetto, che ora timidamente, ma molto curiosi, spuntano grigetti
(i piccoli sono sempre grigi, e bianchi al pancino, diventano neri, mantenendo il pancino bianco da adulti).
Guardate, che dolci e come si sono evoluti bene.....



Quel nido è composto da ben 2800 "mattoncini" e i balestrucci adulti ci hanno messo, solo, 14 giorni, per costruirlo, per poi far giacere la mamma a covare....
l'evoluzione della natura è la cosa più straordinaria, spettacoli unici, che dovremmo sempre preservare!

mercoledì 22 giugno 2011

Centennial Bulb

(tecnocino.it)
Una notizia alquanto curiosa ha catturato la mia attenzione:
una lampadina accesa dalla bellezza di 110 anni, tutt'ora funzionante, seppur con luce, ormai, fioca, si trova in California, istallata, un secolo fa, l'11 giugno del 1901, in una caserma dei vigili del fuoco, appesa al soffitto, con un filo di 60 cm, poi trasferita a Livermore, in California, nel 1976, dove, tutt'ora, è accesa incessantemente.
Era il modello Shelby da 4 watt, prodotta da una società dell'Ohio, per far concorrenza a quelle di Thomas Edison: bulbo di vestro soffiato, con, all'interno, filamento spesso di carbonio.
Attualmente soprannominata "Centennial Bulb", si ipotizza, che la sua longevità sia data dal basso voltaggio, quindi l'assenza di calore intenso, la perfetta montatura del bulbo, che la rende perfettamente sottovuoto all'interno, il robusto spessore del filamento di carbonio e l'essere rimasta sempre accesa, salvo 3 blackout esterni, non dovuti alla lampadina stessa, avvenuti nel 1903, nel 1937 e nel 1976.
I pompieri di quella caserma e molta gente del luogo, considerano magica, Centennial bulb, ed una reliquia, simbolo dei tanti vigili del fuoco, che hanno dato la vita per gli altri ed è ormai, anche, entrata nei guinness dei primati.
(fonte Vittorio Zucconi per La Repubblica e tecnocino.it)

martedì 21 giugno 2011

Estate...

Il sole si specchia nel lago di Fiastra, mostrando lo splendore di questa natura estiva:

lunedì 20 giugno 2011

Infiorate fabrianesi

Quale modo migliore, per festeggiare l'estate, che non con la tipica infiorata fabrianese:
4 quadri creati, con fiori, erbe e arbusti, realizzati dagli artisti delle 4 "porte", i 4 rioni, in cui è suddivisa la città, Borgo, Cervara, Piano e Pisana, che ogni hanno gareggiano al palio di San Giovanni, anche, con queste opere artistiche, rievocando l'epoca, aurea, trecentesca fabrianese....







mercoledì 15 giugno 2011

Salita al Passo Gavia con bici Graziella di Franco Cacciatori dedicata a Marco Pantani!

Un uomo, Franco Cacciatori, di 56 anni, la mattina del 05-09-2010, con una bici Graziella ha pedalato, superando, soprattutto, di fiato e solo con l'ausilio di acqua e zucchero, ciclisti in bdc super accessoriate e professionali e arrivando in cima alla salita del passo Gavia, in poco più di 2 ore.
Su You tube il figlio lo ha ripreso, altrimenti nessuno ci avrebbe creduto:
Incredibile a dir poco: la forza di saper credere nei suoi sogni, realizzandoli con semplicità, in modo umile, ma pieno di caparbietà e orgoglio!
Un uomo ammirevole davvero!

"Anche se i nonni di una volta, a 16 anni, partivano da casa alle 2 di lunedì mattina con la bici presa di chissà quale mano, pignone fisso, "fixed", si direbbe oggi, che va di moda, e andavano, per esempio, a Cortina d'Ampezzo (70 km e 850 m di dislivello da fare) a fare i manovali, per portare a casa qualche lira e pagare i debiti.
Allora non c'era asfalto, non c'erano copertoncini, la bici pesava 20 kg, sulle spalle la gerla (zaino? what's zaino?) con quello che gli doveva servire, per la settimana, il vento nella stretta valle del Piave era contrario, il fanale a carburo...
E sabato pomeriggio, giù di nuovo a casa.
Pioggia, vento, caldo, freddo... neve no, quando nevicava stavano a casa, ovvero li licenziavano e li riassumevano a primavera." (racconto di un forumendolo)
Ammirevole l'uomo del video, perchè ha, ancora, voglia di mettersi in discussione, alla sua età, con mezzi non proprio perfomanti, si, forse per goliardata o per mostrare al figlio, che non è il mezzo, che faccia il ciclista.
Ma più che altri tempi, direi, altro spirito e modo di affrontare la vita quotidiana, pieni di entusasmo, per quelle piccole grandi conquiste/imprese, sfidando più se stessi, i propri limiti e dimostrando di essere, ancora, vitali, soddisfatti, anche, solo, di aver passato una giornata diversa insieme ad amici, o, come nel caso di quei nonni, che, senza lamentarsi e per il bene familiare, utilizzavano la loro pesante bici, pur di riportare a casa lo stipendio, ciò che reputo, personalmente, da veri grandi uomini, di cui andar fieri ed orgogliosi.
Complimenti a questi nonni, ce ne fossero di uomini così!!!!
Ovviamente stesso discorso di ammirazione e stima, per quelle madri, che, per andare a lavorare si facevano tutti i giorni in bicicletta(andata e ritorno)40Km, e più, per più di 20 anni, e verso tutte le persone, che come loro, sanno cosa sia il vero sacrificio, e la soddisfazione, non data da "effimerità", ma da quei valori e da quei gesti quotidiani, che noi, spesso, non diamo peso, ma che son essenziali e davvero eroici.
 

martedì 14 giugno 2011

E poi...

E poi ci sono i veri amici....
alcuni senti il bisogno di averli presenti nella tua vita, quotidianamente, come riferimento ed, anche, per il solo piacere della loro presenza.
Altri, passano mesi e poi, un giorno, li risenti, ma quel distacco, quella lontananza si perde col primo "ciao" e sembra di non averli mai persi di vista.
Sono sempre amici, sia i quotidiani che gli sporadici, perchè entrambi sai, che ci siano, sai che puoi contare su di loro e sono parte della nostra ricchezza, insieme all'amore.
Ringrazio, per quei pochi, pochissimi, veri amici, che ho, che fanno parte della mia vita e l'arricchiscono, con la loro presenza e la loro personalità, soprattutto, due, la cui esistenza è riferimento constante ed affetto profondo.

Indifferenza o rabbia?!

Ci sono tanti tipi di indifferenza: ignorare qualcuno credo sia la cosa peggiore, perchè fa sentire l'altro non considerato, o considerato nulla, quindi giudicato e malamente.
Ma, a volte, tale comportamento, è sintomo e dimostrazione del contrario di ciò, che appare:
se ignorassi qualcuno, vorrebbe dire, che, comunque, l'avrei notato e volutamente l'avrei tralasciato, sicuramente, per colpirlo, quindi non sarei, poi, così indifferente a quella persona, anzi, semmai, ciò sarebbe sintomo di rabbia e, magari, di voler attirare la sua attenzione, proprio, ignorandolo e mostrando, così, un "rifiuto" della persona.
Sembra una riflessione contorta, ma se uno ci riflette è molto vera e, addirittura, logica, anche, se io, comunque, non riuscirei mai a dare indifferenza a nessuno, da persona impulsiva e diretta, quale io sono ed è, già, difficile, per me, riuscire a dare una spiegazione logica, a vari tipi di indifferenza umana, in generale, provando a mettermi nei panni dell'altro, ma, seppur trovando motivazioni, ancora, non mi capacito di certe reazioni egoistiche, o infantili e stupide.

domenica 12 giugno 2011

Quant'è terribile l'indifferenza umana...

Oggi, tornando alla macchina, abbiamo trovato una scena, che mai avrei voluto vedere e che proprio non ci aspettavamo:
un rondone morto e letteralmente "spiaccicato" a terra...
ho pensato subito alla mia piccola Emy e a quello che sarebbe successo, se mio marito non l'avesse soccorsa in tempo: sicuramente la stessa fine, arsa dal sole e messa sotto da una macchina, non curante di quell'essere meraviglioso, che agonzzava, veramente terribile, come l'indifferenza umana...
L'ho fotografata a denuncia di tale ignominia ed avrei voluto, anche, seppellirla, ed ho il rimorso di non averlo fatto, ma non sapevo dove e come, essendo in una zona a me poco nota... povero piccolo tesoro, riposa in pace!


Granfondo dell'Adriatico



Oggi mio marito ha fatto la sua nuova evoluzione in bdc, arrivando 2° di categoria e 258° nell'assoluto del corto della Granfondo dell'Adriatico, percorrendo 101 km alla media di 30,29 km/h
Tutti i dettagli "tecnici" son qui:

http://www.kronoservice.com/it/kstim...perc=2&idvis=A


Al giro di riscaldamento ecco il mio evoluto marito.....


Non parliamo di evoluzioni della mogliettina, la sottoscritta, che è lumachina e va a 20km/h e vabbè, mai avuto velleità agonistiche!!!!

A me basta vedere il maritino sfrecciare!!!!

 

sabato 11 giugno 2011

Auguri T.

(fabiovettori.com)


Auguri al mio migliore amico,
oggi festeggia 38 anni
di simpatia, sorriso, sensibilità, equilibrio e complessa personalità,
che apprezzo e stimo molto.


(img.photobucket.com)

venerdì 10 giugno 2011

Ogni attimo può essere un'emozione...

"Magari si vivesse solo di inizi, di eccitazioni da prima volta quando tutto ti sorprende e nulla ti appartiene ancora.."(Niccolò Fabi)
Ma il bello è rendersi conto, che nulla ti appartiene e tutto può esser sorpresa, rinnovo e rinizio, ogni attimo della nostra giornata, e se lo sappiamo affrontare, con l'entusiasmo della prima volta, possiamo sentire quella stessa ebrezza e quell'eccitazione, che non ci fa mai smettere di emozionaci e ci fa sentire davvero vivi!

Conta più ciò che non si può contare...

"Non tutto ciò che può essere contato conta e non tutto ciò che conta può essere contato."
(Albert Einstein)

Spesso conta proprio quello che non può esser contato,perchè infinito e grande, o indescrivibile e indefinibile....

giovedì 9 giugno 2011

Chiedere è lecito, rispondere è cortesia e arricchimento, anche, personale...

Quando qualcuno ti chiede un aiuto, rifiutarsi, sarebbe un crimine,
e si perderebbe un proprio arricchimento interiore,
oltre alla gioia di sentirsi utili, per gli altri...

mercoledì 8 giugno 2011

Una foto, una storia...

Ogni foto racconta una storia, è proprio vero:
questo un pony, che ha sofferto molto, per maltrattamenti e destinato al macello, per fortuna, salvato dalla scuderia, dove, ora, si trova e fotografarlo, per me, è stato un grande onore e un'emozione unica.

Ho usato la mia Canon Power Shot Pro1, 8.0 mega pixel, 7X optical zoom, senza alcun bisogno di ritocchi post produzione.

lunedì 6 giugno 2011

Nomadi - L'ultima salita...Ci facevi proprio sognare Pirata!


I Nomadi sono un gruppo storico della musica italiana, nato nel 1963, con Beppe Carletti e Augusto Daolio.
Le loro musiche sono profonde, di denuncia, impegno sociale, ma mai troppo politicizzate e arrivano al cuore, con la voce, prima, di Augusto Daolio, poi di Danilo Sacco.
Vagabondo è una delle mie preferite, ma questa devo dire, che mi fa venire i brividi, ogni volta, che la sento e mi emoziona, ricordandomi un grande ciclista, forse, uno dei più grandi "scalatori", che è entrato nel cuore di molti, riportando in Italia il gusto, a seguire i giri d'Italia, tralasciando, persino, il calcio, per seguirlo.
Ci faceva proprio sognare Marco Pantani, il nostro "pirata"!
Peccato quel 14 febbraio 2004 tu abbia voluto scalare i cieli....

domenica 5 giugno 2011

L'ombra


Fotografare la propria ombra o, comunque, l'ombra del soggetto è qualcosa di magico:

sembra, quasi, si voglia catturare la vera essenza, tralasciando il normale apparire, andando oltre, nel profondo, scoprendo una semplicità di forme, che, però, racchiudano un universo di emozioni, sensazioni, che vivono in noi o nel soggetto, la cui ombra sia stata immortalata.

sabato 4 giugno 2011

Il modo fa la differenza ;-)

A mio modesto parere, la maggior parte delle volte, è il modo, in cui si affronta un argomento, una persona, una situazione o, in generale, ogni attimo della propria vita, a fare la differenza e, ciò, permette "armonia", con se stessi e col mondo.
"Quell'armonia", comunque, deve partire, prima di tutto, dal nostro essere, per poi affrontare, se stessi e l'universo, in modo positivo e rispettoso, pur mantenendo le proprie peculiarità, le proprie idee, le proprie divergenze e diversità.

giovedì 2 giugno 2011

Supporre ed essere... conoscente o amico vero.

"La supposizione è la madre di tutte le cazzate!"
(Tratto dal film "Trappola sulle montagne rocciose")

E' proprio vero: spesso si arriva a conclusioni errate, da atteggiamenti o modi di fare o scrivere o, anche, da frasi sentite, non sapendo da cosa siano scaturite.
Crediamo di conoscere l'altro, crediamo di sapere come ragioni, ma per quanto possiamo conoscerlo affondo, è una persona, e come tale, non ha sempre lo stesso agire, a partità di situazioni, perchè ci possono esser, dietro, tante motivazioni o stati d'animo, che lo portano a mutare o, seppur, apparentemente, reagire nello stesso modo, ma non essere la stessa persona, che abbia affrontato la stessa circostanza, in momenti diversi.
Allora?
Non soffermiamoci, a ciò che appare, a quella superficie, che, spesso, porta, con sè, un mondo e, se veramente vogliamo conoscerla, e capirla, dobbiamo ascoltarla, osservarla, chiedere il perchè di un certo agire, che non comprendiamo, magari perchè diverso da ciò, che ci aspettavamo, o da come avremmo reagito noi.
Non è critica, non è discussione, è dialogo, confronto e voler andare oltre la parola, al cuore della persona stessa.
Non siamo tutti uguali e non tutti hanno tempo e voglia di approfondire, ma ciò fa perdere, loro, la vera essenza del prossimo, di quel prossimo, che chiamano amico, ma che, rimanendo alla superficie, in realtà è solo un conoscente.
Io ho pochissimi amici, si contano su una mano, ma non riuscirei mai, a rimanere ferma a quella superficie, senza chiedere, senza informami e senza preoccuparmi di loro, tanto che, a volte, posso apparire invandente, ma la mia non lo è, forse, troppo affetto e troppa profondità d'animo, che mi porta, sempre, ad andare oltre, oltre l'apparire, cercando sempre l'essere, nelle cose e nelle persone, a cui tengo veramente.
Per la superficie ci sono le miriadi di conoscenze, che passano nella mia vita, ogni giorno, ma non appartengono alla mia sfera affettiva.

mercoledì 1 giugno 2011

2 giugno: Festa della Repubblica

Domani è festa:
sono 65 anni
dal Referendum istituzionale del 1946, nel quale la maggioranza degli italiani si pronunciò, a favore della Repubblica.
Questa festa fu istituita come festa nazionale nel 1949, poi
abrogata, come festività, nel 1977 e reintrodotta nel 2001...
insomma, buona festa della Repubblica a tutti!!!!!


(comune.montevarchi.ar.it)

L'indignazione

L'indignazione, in questa società, è divenuta inusuale, perchè ci siamo, ormai, abituati a tutto, e ogni cosa, anche, la più aberrante, spesso la viviamo, come banalità o come consuetudine, da non dar peso e sorvolare, con la scusante, che tanto è così e non ci si può far nulla.
Ma proprio questa mentalità a me fa inorridire e indignare:
siamo in una civiltà evoluta, o almeno ci consideriamo tali, eppure, sembra, che abbiamo perso valori fondamentali e strumenti, che permettano una vera evoluzione, quali il dialogo, il confronto, la discussione costruttiva, che, spesso, vengono tralasciati, quasi in uno stato omertoso e di consenso a tutto, sia per freneticità dei ritmi di vita, sia e, spesso, soprattutto, per non figurare banali, ingenui o troppo idealisti, sognatori e combattivi, nel riaffermare l'importanza di quei valori, morali e civili, e le proprie idee, che, parlandone, non sarebbe imporle, ma solo confrontarle e, semmai, reinfonderle, se giuste, per una crescita costruttiva, di ognuno di noi.
Ma come? Io vado orgogliosa del fatto d'essere idealista, ma, anche, realista, sognatrice e combattiva, credendo nei miei valori, nelle mie idee e nei miei sogni e adoro potermi confrontare, con gli altri, proprio, per imparare ed arricchirmi di tali diversità, come si fa ad averne paura o vergognarsene?
Come si fa a restare impassibili a certe notizie, contro la natura e contro i nostri simili, come si fa a non indignarsi più, a certe ingiustizie, solo, perchè ripetute?
Questo è cinismo, rassegnazione e, sinceramente, non mi appartengono, anzi, vado orgogliosa, anche, quando mi si sottolinea, che potrei essere ingenua a inorridirmi, perchè, per me, vuol dire, che, ancora, riesco a sorprendermi, sia in positivo, che in negativo e sono, ancora, reattiva a certe cose, quindi sono viva, emotiva e, ancora, innamorata di questo mondo, tanto da volerlo preservare e, nel mio piccolo, dare un apporto, per migliorarlo, anche, solo, denunciando, con indignazione, una negatività/ingiustizia o una superficialità.

Può sembrare presuntuoso il mio discorso, invece, vi assicuro, che il mio è, si, orgoglio, ma, anche, desiderio, sempre, di imparare, umilmente, e arricchirmi, nel confronto con gli altri e voglia di dire basta, a certe ingiustizie.
Sarò una voce nel deserto? Beh almeno ci ho provato.