venerdì 7 settembre 2012

Mie riflessioni

Ci siamo evoluti, arriviamo fino ai confini del mondo e sui networks siamo diventati poeti, con le parole di altri, sognando e sperando, ma, forse, stiamo perdendo la nostra identità, quella singolarità, che ci rende unici, quella spontaneità di un "Ciao", al di fuori di tanta tecnologia e tante faccine disegnate, ma che non sono il nostro sorriso, non sono il nostro essere e non ci fanno vivere, con pienezza, le nostre amicizie e i nostri rapporti umani, in generale.
Così una parola scritta male porta incomprensioni, che uno sguardo o un tono non avrebbe mai portato, o un'immagine ci fa esser tristi o felici, ma non sentiamo il dolore di quello schiaffo o il calore di quell'abbraccio e quando poi, nella vita reale, ci capita, restiamo attoniti, dubbiosi, increduli alle emozioni intense, che viviamo, perchè non preparati, non più abituati.