giovedì 27 novembre 2008

La forza della parola

Una parola, ambasciatrice di emozioni e di messaggi per l'anima...
Arriva anche senza esser richiesta e trafigge, dando un dolore incommensurabile, come una lama sottile, che pian piano penetra dentro, lacerando e facendo scioglier lascrime amare, ma può dar anche gioia, infinita come il mare, commozione come lo sguardo di un bimbo, che chiede solo d'esser amato!
Una parola ha il sapore di fiele o di miele...
"è una chiave, ma il silenzio è un grimaldello."(G.B.)
Un proverbio popolare diceva: "Parla poco, ascolta assai, e giammai non fallirai."

ORIONE- ORION (ORI)

La costellazione di Orione rappresenta la figura di un uomo mentre affronta la carica del toro, rappresentato nella vicina costellazione. Le stelle Betelgeuse e Bellatrix (la combattente o l'amazzone) raffigurano le spalle d'Orione; in mezzo è posta la cintura (le stelle Mintaka, Alnilam e Alnitak). In alcune regioni d'Italia le tre stelle della cintura sono identificate con i re Magi. Più in basso, si trovano Saiph e Rigel, che segnano rispettivamente il ginocchio e il piede. La nascita di quest'asterismo risale ai Sumeri, che l'associarono al mito di Gilgamesh. Per i Greci, invece, Orione era figlio di Poseidone, dio del mare, ed Euriale, figlia del re di Creta Minosse. Si narra che una notte, sull'isola di Chio, corteggiò Merope, figlia del re Enopione. Questo suscitò l'ira d'Enopione, che lo fece accecare e lo allontanò dall'isola. Orione si diresse verso l'isola di Lemno dove Efesto, impietosito dalla sua cecità, lo affidò alla guida di Cedalione, che lo condusse verso est, da dove sorgeva il sole e lì riacquistò la vista. Il mito di Orione è legato anche alle Pleiadi (rappresentate dall'omonimo ammasso nel Toro, M45), le sette figlie d'Atlante e Pleione, delle quali s'innamorò e perseguitò. Secondo la tradizione Orione trovò la morte a causa di uno scorpione. L'eroe osò offendere Artemide (Diana), dea della caccia, affermando di essere in grado di uccidere qualsiasi animale della Terra. Quest'ultima, indignata, generò uno scorpione che lo punse a morte. Entrambi furono poi portati in cielo, ma collocati in punti opposti affinchè il velenoso animale non potesse più insidiare il grande cacciatore. Quando le stelle dello Scorpione sorgono ad est, Orione, sconfitto, tramonta ad ovest. La morte d'Orione lasciò solo e disperato il suo fedele cane Sirio, che ululò per giorni e giorni fino a che Zeus non lo trasformò in una costellazione (Cane Maggiore). La costellazione d'Orione fu oggetto di molte attenzioni anche da parte degli Egizi. Sembra, infatti, che nell'antico Egitto le tre piramidi nella piana di Giza siano state disposte in modo da rappresentare la costellazione, col fiume Nilo come Via Lattea. Inoltre un condotto d'aria della Grande Piramide è "allineato" con le stelle della cintura d'Orione, mentre l'altro condotto laterale è allineato con Thuban (alpha Draconis), la stella polare di allora.(Edoardo Piani - castfvg.it)

Ascoltare

Niente è assoluto, ma nel relativismo esistono regole scientifiche, di condotta, civili, morali, di convivenza nella società, regole scritte, ma ben più importanti sono quelle dettate dalla nostra coscienza e dalla nostra anima.
Quel che per me è giusto, può esser sbagliato per l'altro e allora?
Affascinante è la comprensione dell'altro, ben più difficile è venir incontro all'esigenza di ogni singolo individuo.
Se accantonassimo il nostro egoistico bisogno di prevalicazione, basterebbe fermarsi a conoscere, imparare ad ascoltare l'altro, e ci renderemmo conto che, poi, non siamo così diversi, gli uni gli altri, e tutti vorremmo pace, serenità e pacifica convivenza, nel rispetto di noi stessi e di chi abbiamo accanto.Irreale?
La serenità non è, certo, di questo mondo, ma affrontare il giorno, con occhi benevoli, aiuta a trovar attimi preziosi di pace per rigenerarsi e viver tutto e tutti con rispetto, ottimismo e realistico idealismo.
"La vita ti sorride se la guardi sorridendo."= il "motto" che prediligo e che cerco di seguire ed ascoltare sempre.

IL PORCOSPINO

Nella Ruota di Medicina al porcospino viene assegnato il posto del bimbo innocente.
Il suo essere infatti è pacifico e amichevole, non attacca mai per primo.
Quando poi gli capita, e succede di rado, di venire attaccato da un altro animale, gli bastano le sue spine per difendersi.
Le qualità tipiche che il porcospino impersona sono la fede e la fiducia.
La fede, secondo il vecchio detto, può spostare le montagne ed è quindi da considerare come una forza molto potente.
Il porcospino può insegnare a essere aperti, a scoprire ogni giorno qualcosa di nuovo e meraviglioso e a liberarsi ogni tanto dal mondo troppo serio e rigido degli adulti.
Esso ha mantenuto intatta la sua capacita di stupirsi come un bambino e di nutrire una spensierata fiducia nel piano divino, che provvederà dall'alto a far procedere tutto nel migliore dei modi.
L'amichevolezza e il carattere aperto nei confronti degli altri aiutano infatti ad aprire i cuori e a dividere con essi gioia e amore. (indianiamericani.it)