giovedì 27 settembre 2012

Momenti di sereno

Stamane, passeggiando nei nostri giri vai, ci siamo fermati, per qualche attimo, a guardare dei merli, che giocavano in un giardino e questa scena ci ha rallegrato la giornata!


Infondo basta poco per sorridere, anche nei momenti più bui, ci si può soffermare nella natura, ad osservare scene e scenari piccoli, dolci, ma pieni di emozioni e di vitalità, aiusilio, per riprendere, con più vigore e più motivati, il nostro cammino, tralasciando sconforto e desolazione, perchè c'è sempre un motivo, per vivere e sorridere agli attimi che sono vita!

domenica 23 settembre 2012

Settimo Anniversario...

Noi oggi festeggiamo IL NOSTRO ANNIVERSARIO DI MATRIMONIO:
7 ANNI SPOSATI E 10 ANNI E 10 MESI INSIEME.





Visto il sole tiepido e quasi primaverile ce ne siamo andati sull'altalena a Frasassi



dove già si vede qualche colore autunnale e poi a pranzo a casa.

Pomeriggio di passeggiata, mano nella mano,




per i giardini di Fabriano e poi rientro.

sabato 22 settembre 2012

Dolce autunno!

Romanticamente e dolcemente autunno!

venerdì 21 settembre 2012

La nostra avventura...

Il nostro è un cammino fatto di incontri, scelte e circostanze, destino ed attimi, che decidiamo di vivere o di tralasciare.
Nasciamo, per scelta d'amore altrui, ma subito decidiamo, piangendo, di iniziare il nostro cammino.
Saliamo in sella, per questa avventura, sprovvisti di accessori, solo carichi del nostro entusiasmo e della nostra voglia di conoscere, provare e trovare strade non battute, per equipararci, durante il nostro viaggio, di quegli accessori necessari, per crescere e maturare e poter affrontare, sfide, sempre, più ardite.
Il percorso non è sempre facile e, per quanti accessori possiamo aver acquisito, ce ne sono sempre di nuovi e, a volte, dobbiamo fermarci a guardar il percorso fatto, sul nostro gps, per aver un quadro più ampio, riflettere e, con nuove consapevolezze, far scelte più equilibrate e non solo istintive, ma assennate per proseguire la nostra pedalata.
Fondamentali sono gli incontri sul nostro cammino, che ci accompagneranno per tragitti, più o meno lunghi, non ha importanza, ciò che conterà sarà l'arricchimento interiore, che tale compagnia ci darà, per esser pedalatori migliori, e sempre pronti a nuove impervie, rafforzati nell'esperienza, tra cadute e risalite in sella, anche con l'aiuto di questi compagni di viaggio.
Nulla succede per caso ed anche una caduta o un incontro sbagliato servono, per proseguire, dopo, meglio di prima, più maturi.
Spesso ci chiediamo il perché d'un destino, di scelte altrui, che condizionano anche il nostro tragitto, ma fa tutto parte di un disegno più ampio, scritto per noi e dobbiamo accettarlo, con umiltà e fatalismo, non facilmente, ma il tempo, potrebbe dar le sue risposte o forse no, ma, comunque, il nostro cammino prosegue,sempre alla ricerca di nuovi attimi,da viver intensamente, nuovi incontri e nuove strade da scegliere.
Tutto sommato la nostra pedalata è un'evoluzione entusiasmante, piena di imprevisti, sorprese, più o meno piacevoli, ma che arricchiscono il nostro spirito e quella scelta d'amore iniziale, che ci ha permesso di salire in sella, deve essere sempre onorata, rispettata ed apprezzata, perché ci da opportunità di emozionarci, nell'avventura più unica: la nostra vita!

mercoledì 19 settembre 2012

Un nuovo suicidio

Ormai non fa notizia un nuovo suicidio nella propria azienda, ma rimane una notizia che dà i brividi, soprattutto, quando accade nella nostra cittadina, dove, di vista, ci si conosce tutti e si sa un pò di storia di tutti.
La morte non è mai una soluzione, anzi è, forse, più un egoismo, nei confronti di chi resta a piangerlo, ma...
chi può dire cosa passi nella mente di chi decide di suicidarsi?
Quanto dolore, scoraggiamento, depressione e solitudine provi la persona, da arrivare a una decisione del genere?
Non siamo noi a poter giudicare...
Certo è che, seppur, qui, si conosca un pò di tutti, è solo conoscenza superficiale, perché, poi, nessuno sta vicino a chi, realmente, soffre ed è fragile.
Mi fa rabbia questo menefreghismo, questa superficialità e questa ipocrisia!

domenica 16 settembre 2012

Passeggiata a 600/700 m di quota: si respira l'infinito!

Eccomi di nuovo qui, dopo una bella passeggiata a 600/700 m di quota, passando per una strada sterrata


e salendo in quota, costeggiando un bel bosco,


tanta natura, qualche tana di tassi, silenzio e aria pulita:



















un panorama da farci sentire in vetta al mondo e pronti ad abbracciarlo tutto, ed esser abbracciati da questa meravigliosa natura, soprattutto, in questa giornata, che sembra primaverile!

E questi sono alcuni fiorellini, che nascono spontanei, qui, dove il nostro cammino, oggi, ci ha portato.
 

giovedì 13 settembre 2012

Un merlo femmina che si ripara dalla pioggia...

Stamattina ci siamo fermati a guardare, per un attimo, un merlo femmina, che zampettava dentro ad un giardino, con in bocca un vermetto e cercava riparo dalla pioggia....
Quanto sono dolci e sorprendentemente intelligenti gli animali, spesso più umani di noi!
E se avessimo meno fretta di vivere, ci accorgeremmo, più spesso, di questi miracoli quotidiani, che, a me personalmente, rallegrano e riempiono di gioia il cuore!




 

mercoledì 12 settembre 2012

Pic nic in compagnia...

Qui sono 30 gradi, ma ventilati e le previsioni dicono che già da stasera il tempo peggiori, per perturbazioni proveniente dal nord!
Nel frattempo oggi ne abbiamo approfittato della bella giornata, per farci un allegro pic nic, in compagnia delle trote di Frasassi, lungo il fiume Sentino e abbiamo dato loro parte del nostro pane e come guizzavano per prenderlo.
Ecco alcune foto con le bellissime trote, golose del nostro pane.
Purtroppo avevamo solo il cellulare, quindi non saranno un granchè, ma il ricordo resta nei nostri cuori.





Ecco le trote che guizzano prendendo il nostro pane


Si intravedono le trote


E quello che non si riusciva a fotografare è stato uno spettacolo davvero carino:
i cuccioli più piccoli, che si avvicinavano a riva, curiosi di capire cosa fosse quella bottiglietta di coca-cola light, messa in parte nell'acqua, per mantenerla fresca:
si avvicinavano, perlustravano, la sfioravano e correvano via, per poi tornare a vedere, come mai non si muovesse.
La natura, nelle sue creature, anche più piccine, è spettacolare e il solo guardare queste trote andar controcorrente o seguir la corrente, è stato davvero rilassante, divertente e mi ha dato tanta allegrezza, anche nel vedere come questi animaletti si scanzavano a vicenda, per prendere le nostre birciole di pane, che, per noi, son poca cosa, ma per loro è cibo prelibato e ambito.

martedì 11 settembre 2012

Pedalata sotto le stelle di fine estate

Mini resoconto della pedalata sotto le stelle di fine estate:


Partenza alle 21:15 circa, con 45 partecipanti, più protezione civile, ambulanza e in testa una macchina dei vigili urbani, per un tragitto di soli 11,5 km, ma ad un'andatura di 10km/h crica e 2 o 3 salitelle abbastanza impegnative ed una discesa bella ripida.
Tutta la città di sera, con poche macchine e una temperatura ottimale, nè calda nè fredda, con un paio di tappe di fermate intermedie minime,


(Da notare i guantini di Titti, taglia 5 = ossia per bimbi di 5 anni: beh almeno mani e piedi sono da Cenerentola bimba!)

quattro chiacchiere con alcuni partecipanti, qualche richiamo ai più piccoli, a momenti un pò discoli e finale davanti al bar Jolly,



dove mi sono presa la mia adorata birra Du demon che mi aspettava
(il proprietario del bar la va a prendere solo per me, sapendo il mio gusto molto difficile e particolare).
Non contenta della sola birra, che me la sono gustata con cura, ho preso anche un cono piccolo con doppia panna,sotto e sopra e cioccolato fondente e cocco.
Quattro chiacchiere seduti al bar con uno dei partecipanti e poi.... eccoci a casa per darvi la buona notte!
Una bella serata, serena e in allegria e, per me, questo conta più di una grande pedalata tecnica, voi che ne dite?!

11 settembre, come potremmo dimenticare questa data?


Noi non dimenticheremo mai!
 (IMG Tra genio e follia)


L'11 settembre 2001 furono dirottati degli aerei che, volutamente, si andarono a schiantare, due sulle torri gemelle a New York, facendole crollare; uno danneggiò il Pentagono, e un quarto si schiantò in Pennsylvania.
Questa strage porto la morte di quasi 3000 persone.
E come potremmo dimenticare un evento così tragico e crudele, di cui, ancor oggi, ne risentiamo politicamente ed economicamente gli effetti e che ha fatto crollare certezze ed equilibri mondiali??!!
Impensabile quanto possa la crudeltà umana non aver limiti!
Ovviamente non entro in questioni politico-economiche, ma non potevo non ricordare questa devastante data, che, secondo me, ha portato indietro l'evoluzione umana e ha mostrato un altro lato bestiale di noi uomini.

lunedì 10 settembre 2012

La voce del mare


Questa è la melodia, che non mi stancherei mai di ascoltare:
stupenda voce di anime vitali e spruzzi spumeggianti di una continua battaglia, tra quiete e tempesta, forza, vigore e scorrere di acquee, a volte, chete, ma mai ferme...
un continuo vortice di emozioni e sensazioni, che mi fa immergere e perdere nel suo manto blu e lo sguardo vaga, oltre confini visibili, rilassandomi e respirando sereno!

sabato 8 settembre 2012

Dalle parole di K. Gibran

"La coscienza di una pianta, nel cuore dell'inverno non è rivolta all'estate che è passata, ma alla primavera che arriverà.
La pianta non pensa ai giorni ormai trascorsi, ma a quelli che verranno.
Se le piante sono sicure, che la primavera verrà,
perchè noi, esseri umani, non crediamo,
che un giorno saremo capaci di raggiungere e ottenere tutto ciò che vogliamo?"(K.Gibran)
Forse perchè l'essere umano è imprevedibile e ciò che sogna e spera oggi, potrebbe non desiderarlo domani,
o forse perchè è insicuro e le sue paure di non riuscire lo frenano e lo allontanano dalla meta ambita o peggio lo portano a costruire e poi distruggere.
Le piante vivono dell'oggi, del loro istinto e confidano nel destino;
noi esseri umani ci guardiamo troppo indietro e speriamo troppo nel futuro,
perdendo, così, di vista parte del nostro presente.
Dovremmo tornare alle origini, seguendo il nostro istinto, con accettazione umile ed entusiasta del presente,
godendo di ogni istante, perchè prezioso, in quanto siamo vivi, dono unico,
siamo al mondo, per far la nostra storia, piccolo aiuto per l'evoluzione umana, ma...
l'oceano non sarebbe così grande, se non avesse tante piccole gocce a comporlo
e noi siamo quelle gocce in quest'oceano di vita.

venerdì 7 settembre 2012

Mie riflessioni

Ci siamo evoluti, arriviamo fino ai confini del mondo e sui networks siamo diventati poeti, con le parole di altri, sognando e sperando, ma, forse, stiamo perdendo la nostra identità, quella singolarità, che ci rende unici, quella spontaneità di un "Ciao", al di fuori di tanta tecnologia e tante faccine disegnate, ma che non sono il nostro sorriso, non sono il nostro essere e non ci fanno vivere, con pienezza, le nostre amicizie e i nostri rapporti umani, in generale.
Così una parola scritta male porta incomprensioni, che uno sguardo o un tono non avrebbe mai portato, o un'immagine ci fa esser tristi o felici, ma non sentiamo il dolore di quello schiaffo o il calore di quell'abbraccio e quando poi, nella vita reale, ci capita, restiamo attoniti, dubbiosi, increduli alle emozioni intense, che viviamo, perchè non preparati, non più abituati.

mercoledì 5 settembre 2012

HANDBIKE: oro ad Alex Zanardi

Alex Zanardi, un uomo che ha saputo reinventarsi, senza scoraggiarsi mai, anche dopo quel tragico incidente in Formula uno, che gli fece perdere le gambe.
Ora, nel circuito di Brans Hatch, dove nel 1991 ottenne la prima pole in Formula 3000, a 45 anni, è riuscito a conquistare la medaglia d'oro nella handbike, diventando il nuovo campione paralimpico della cronometro H4, con un tempo di 24'50"22.
(Info tratte da it.eurosport.yahoo.com)

Non ci sono parole, questo, sì, che è un vero sportivo e un grande uomo, dalla tempra forte, che, nonostante tutto quello che ha vissuto, nella sua vita, ancor oggi sogna e crede, così fermamente, nei suoi sogni, da renderli realtà, e dice:
"A molti sembrava che intraprendere questa avventura alla mia età fosse una follia, ma questa non è l'unica follia fatta in vita mia."
Un folle?
Forse, ma la sua follia lo tiene vivo e vincente, fiero e sognatore, oggi, sicuramente più di ieri!
Spesso si cerca oltre l'infinito, ciò che si può trovare nell'umano, perchè così si può giustificare i propri limiti, le proprie paure, le proprie sconfitte e depressioni, rispetto a paragoni tanto elevati.
Ma Alex Zanardi non è un angelo, etereo e incorporeo, ma un semplice uomo, che a differenza di molti, ha creduto nei suoi sogni e non si è fatto abbattere dalle avversità, come perdere le gambe e ritrovarsi da campione di Formula 1 a disabile, con due protesi invalidanti.
Sicuramente ha seguito un percorso psicologico lungo e difficile, ma ne è uscito ancora vittoriso e, non per la medaglia d'oro vinta, ma per aver sconfitto la sua disabilità fisica, reinventadosi come atleta di questa nuova disciplina.
Facile vantarsi di prodezze, quando si è sani, di mente e di fisico, quando la giovinezza aiuta, ma a 46 anni superare il suo calvario e vincere, con orgoglio e spirito sempre vitale, questa è la vera vittoria, che pochi possono vantare di avere nella loro natura umana, ultimamente, molto portata a depressioni, scoraggiamenti e sconfitte, per molto meno, che la perdita di due gambe.
Questo sì, che è spirito di un sognatore e tempra di un uomo forte e coraggioso!
Complimenti Alex Zanardi, sei un vero esempo per tutti noi!!!!!

domenica 2 settembre 2012

Richard Bach in coma per incidente col suo idrovolante

Richard Bach, scrittore di 76 anni, famoso, soprattutto, per il libro "Il gabbiano Jonatan Livingston", ieri, di ritorno dall'isola di San Juan, era alla guida del suo idrovolante, e sembra che un guasto tecnico al veicolo, l'abbia portato a toccare un cavo elettrico e di conseguenza a schiantarsi al suolo nello stato di stato di Washington.
Subito soccorso e ricoverato in ospedale, Richard Bach è risultato molto grave, ferito alla testa e alla spalla ed ora è in coma.
La notizia ai giornali e alle reti tv l'ha data il figlio James, che ha sottolineato, che il possibile risveglio, quasi certamente lo manterrà paralizzato, cosa estremamente traumatica per il padre, che del volo aveva fatto sua passione e successo, decantandolo nei suoi scritti.
(Notizie apprese da globalist.it)
Ne parlo accorata perchè il suo libro e, successivamente, la trasposizione in film, "Il gabbiano Jonatan Livingston", mi ha permesso di immergermi in un mondo unico, semplice, ma dai significati più profondi e veri, leggendo tra le righe, simbolismi e metafore, che tutt'oggi porto con me, per la ricchezza dei contenuti, nella serenità di uno scrivere alla portata di tutti.
Richard Bach insieme ad un altro grande autore, quale Sergio Bambarèn, sono stati e sono, tutt'ora, per me, fonti di riflessione e di ricchezza, per il mio animo, quindi sentire di questo incidente, mi ha colpito molto.


Alcune sue frasi famose:
 
"...oltre che del cibo un gabbiano vive " della luce e del calore del sole, vive del soffio del vento, delle onde spumeggianti del mare e della freschezza dell'aria."

"Un'anima gemella è chi ha serrature ove entrano le tue chiavi e chiavi che
aprono le tue serrature.
Quando ci sentiamo abbastanza sicuri da aprire i lucchetti, i nostri più veri
e veraci noi stessi escono fuori e noi possiamo essere completamente e
sinceramente chi siamo."

"Se ci si lega troppo forte a cose e persone, quando queste svaniscono, non se ne va forse anche una parte di noi stessi?"

"Dal momento in cui decidiamo di non aver paura, nulla ha più potere contro di noi."

"Un vero matrimonio non è il fatto che due persone attraversino un ponte tra riso e nastri, ma lo scoprire dopo una vita che hanno costruito il ponte insieme, con le loro stesse mani."

"Nessun posto è lontano, se desideri essere accanto a qualcuno che ami, forse non ci sei già?"

"Il paradiso non è mica un luogo. Non si trova nelo spazio, e neanche nel tempo. Il paradiso è essere perfetti. Tu sei uno che vola velocissimo vero? Raggiungerai il paradiso, allora, quando avrai raggiunto la veloità perfetta. Il che non significa 1000 miglia all'ora, né 1000000 di miglia, e neanche vuol dire volare alla velocità della luce. Perché qualsiasi numero, vedi, è un limite, mentre la perfezione non ha limiti. Velocità perfetta, figlio mio, vuol dire solo esserci, esser là."