domenica 30 novembre 2008

Scrivere

Scrivere è utile anche per farsi leggere, per esporre la propria idea, la propria esperienza,
che possa essere di aiuto,
non per presunzione, ma perché s'impara da chiunque, anche da un estraneo o da un bambino. 
Una canzone dice:
"Lascia l'apparenza e prendi il senso e ascolta quel che ho dentro."
Beh faccio ascoltare parte di me, del mio essere complesso e, nel contempo, semplice,
dei miei rapporti umani e... mi racconto.


Scrivere è quel fluire di reminescenze,
come l'acqua di un fiume,
attimi da foglio bianco
e poi... la penna scorre!

FAIRYWATER

L'acqua, elemento di rigenerazione e purificazione, è alla base di moltissimi miti che la vedono quale protagonista dell'origine della vita.
Per le popolazioni nordiche, ad esempio, l'acqua contenuta nel ghiaccio primordiale si sciolse grazie al vento caldo del sud, gocciolò e diede origine al primo essere vivente, il gigante Ymir. Nei miti babilonesi, all'inizio di tutto esisteva solo la distesa delle acque primordiali; da questa distesa si separarono due principi, l'uno rappresentante le acque dolci su cui poggiava la terra, laltro le acque salate, e quindi il mare, da cui uscirono tutte le creature.In molte altre tradizioni l'acqua rappresenta il caos primordiale da cui emergono le terre e da cui ha origine la vita. La stessa Afrodite, dea dell'amore e della bellezza fascinatrice, era nata dalla schiuma del mare (dal greco afros=schiuma bianca) e le sue sacerdotesse, ogni primavera, si bagnavano nel mare e ne riemergevano vergini a sottolineare il potere rigenerante e purificante dell'acqua.
L'Angelo guardiano di questo elemento e' GABRIELE. Questa categoria di fate comprende non solo le fate acquatiche, ma anche le sirene, le ondine e le driadi. Le fate dell'acqua sono di aspetto delicato, ma sono forse le più forti tra le fate. Sono le più belle tra le fate degli elementi. Le fate acquatiche sono quelle che conoscono i segreti dell'inconscio umano e sono capaci di entrare dentro la mente degli uomini, leggendone i pensieri. Proteggono la Vita e le persone dotate di poteri esoterici. (libero.it/officinadellefate)
Le fate dell'acqua sono delle giovani fanciulle che vivono tra le acque dei fiumi e delle sorgenti, in limpidi laghi e nelle profondità dei mari donando gioia agli umani che sentendole cantare vengono ammaliati partecipando alle loro danze.
Tra le più importanti ci sono:
LE NINFE : sono delle fate che amano filare e tessere sulle sponde dei fiumi, ma amano molto anche danzare e cantare, Escono dall'acqua di nascosto, quando nessuno può vederle, ma quando decidono di attirare a se qualche umano cominciano ad incantarlo con canti e danze amaliatori. Si presentano come giovani donne delicate e luminose e amano immergersi nei laghi e torrenti di montagna.
LE NEREIDI : sono ninfe del mar Mediterraneo, erano le 50 figlie di Nereo, un vecchio dio marino e della sua sposa. Vivono nelle profondità marine e spesso salgono in superfice per aiutare e marinai e i viaggiatori e cavalcando delfini ed altri animali marini.
LE NAIADI : sono le ninfe delle sorgenti , dei fiumi e dei laghi; sono dotate di facoltà guaritrici e profetiche e venivano considerate le nutrici della vegetazione e del bestiame.
LE ESPERIDI : sono tre ninfe, Egle, Aretusa e Ipertusa e sono figlie di Atlante o D' Espero, e hanno il compito di custodire un albero dalle mele d'oro.
LE CAMENE : sono ninfe dell'acqua che la mitologia romana chiamava camene. Esse possedevano il dono della profezia.
LE ONDINE : sono delle fate molto simili alle ninfe che vivono nei mari e negli Oceani, nei laghetti di montagna e nei torrenti. appaiono agli uomini all'alba o al tramonto come delle sirene.
LE SIFIDI : sono fate che conoscono il futuro e il passato ma non il presente. Si nutrono di rugiada e mele e ricevono energia dalla luce dell'aurora.
LE PELNE : sono delle fate trasformate da un sortilegio in colombe verdi che volano che vivono vicino alla terra. (fendy.it)
               

Se si trovasse la radice del male e la si potesse estirpare...

SE SI TROVASSE LA RADICE DEL MALE E LA SI POTESSE ESTIRPARE TORNEREMMO A VIVERE NELL'EDEN, MA CI PIACEREBBE POI COSI' TANTO?
Infondo è proprio questa battaglia continua e infinita tra bene e male, che ci fa sentir vivi, ci sprona ad andare avanti, a cercar di migliorare noi stessi, il mondo circostante
e ci stuzzica a cadere e poi rialzarci, più forti  e consapevoli di prima.
Se non hai proibizioni non hai il gusto a trasgredirle, l'angoscia del peccato e la redenzione nella rinascita.
Senza mela proibita, non ci sarebbe desiderio!

LE ORIGINI DELLE FATE

Sin dai tempi antichi il mistero delle fate è stato oggetto di congetture da parte dell’uomo.
Che cosa sono le fate? Da dove sono venute?
La mitologia norvegese racconta che le larve che uscirono dal cadavere del gigante Ymir si trasformarono in elfi della luce ed elfi delle tenebre. Gli elfi della luce, che vivono nell’aria, sono creature buone e felici; gli elfi delle tenebre, i cui domini sono sottoterra, sono di carnagione scura e cattivi ed hanno influssi malefici.
La versione islandese, invece, dice che Eva stava lavando tutti i suoi figli in riva al fiume, quando Dio le parlò. Piena di paura e di sgomento, Eva nascose i bambini che non aveva ancora lavato.
Dio le chiese se tutti i suoi figli erano lì: Eva rispose che c’erano tutti.
Dio allora dichiarò che quelli che gli aveva nascosti, sarebbero stati nascosti anche agli uomini.
Questi bambini nascosti divennero gli elfi e le fate.
Il termine fata deriva dall’antico "faunoe o fatuoe" che nella mitologia pagana indicava le compagne dei fauni, creature dotate del potere di predire il futuro e di soprassedere agli eventi umani.
La denominazione fata deriva anche da "fatica", parola che nel medioevo fu sinonimo di "donna selvatica" cioè di donna dei boschi, delle acque e, in genere, del mondo naturale.
Le fate sono esseri soprannaturali dotati di potere magico grazie al quale possono cambiare aspetto e farlo cambiare agli altri. Frequentano caverne, rocce, colline, boschi e sorgenti; sono pronte a correre in aiuto degli innocenti e dei perseguitati; riparano torti, vendicano offese, ma possono essere anche maligne e vendicative.
Dove si trova il regno delle fate?
La sua posizione è sfuggente. A volte è appena sopra la linea dell’orizzonte, altre sotto i nostri piedi.
Avalon è probabilmente l’isola delle fate più famosa.
Il leggendario re Artù fu portato nella terra delle fate, ferito a morte, per essere curato da quattro regine delle fate. Si crede che Artù giaccia ancora, con i suoi cavalieri, nel cuore di una collina immaginaria, immerso in un sonno profondo da cui si sveglierà nell’ora del bisogno per governare di nuovo le sue terre.
Terrapieni, forti e colli antichi sono le dimore tradizionali delle fate. Di notte le colline abitate dalle fate si vedono spesso risplendere di miriadi di luci scintillanti.
Se le fate sono riluttanti ad uscire dalle loro colline, si può scoprire l’entrata camminando nove volte intorno alla collina con la luna piena. La via d’ingresso verrà allora rivelata. Chi non osa entrare nella dimora delle fate può appoggiare l’orecchio contro il terreno e forse sarà premiato dalle musiche e dai canti delle loro feste.
Oltre che come dimora, le colline cave sono usate come nascondiglio dell’oro e spesso anche come luogo di sepoltura. (tratto da : Fate, di Brian Froud e Alan Lee e digilander.libero.it/leggendeitaliane)