venerdì 6 febbraio 2009

IL CINEMA PRENDE SPUNTO DALLA REALTÀ O LA REALTÀ DAL CINEMA?

Con l'avvento del cinema generazioni di giovani sono cresciuti seguendo modelli stereotipati e clichè di vite, sognando amori impossibili, vite spericolate alla Jeams Dine, intrighi internazionali ed horror paranormali e mistici. Non sempre sono stati esempi positivi e ciò ha influenzato la quotidianeità e viceversa il reale ha modificato le storie riportate sul grande schermo, con nuove tendenze di realismo, sempre più crudo e spietato. Anche ragazze romantiche sono passate dal modello cenerentola e tempo delle mele a quello di pretty woman ed Alias affrontando il mondo in modo scaltro ma diffidente e inventandosi strategie di approccio sempre più falso e problematico passando da fanciulle indifese in cerca del principe azzurro a fiere e senza scrupoli arrampicatrici sociali. I ragazzi non sono da meno con esempi da guerre stellari, i cui valori erano la forza della mente e il perdono, a hannibal o rambo, in cui l'unica giustizia sta nella violenza e solo l'uomo duro conquista sempre. Ma tutto questo ha portato solo isolamento, rapporti finti, aspettative deluse e famiglie che per alla prima difficoltà si sfasciano, perché le fondamenta erano fatte di sabbia.
Chi ne parla è una persona che adora sognare, ridere, piangere, seguire con suspance l'avvicinarsi del serial killer e immergersi nella magia del cinema, ma si rende conto che tanti atteggiamenti di persone normalissime scaturiscono da anni di assidue visioni anche se il cinema non è l'unico artefice di quest'involuzione sociale ma ha un suo ruolo importante nella crescita di ognuno di noi.