lunedì 10 maggio 2010

Scambievole sorriso del cuore e sguardo complice, ironico e critico, ma benevolo


Chiedo troppo in un'amicizia?
Sincerità schietta, fiducia, lealtà e rispetto reciproci in un dialogo continuo,
a volte ironico, a volte scanzonato e burlone, a volte serio e profondo,
ma sempre pieno di affetto e dolcezza.
Quel sorriso del cuore, scambievole e confortante e quello sguardo complice,
ma anche critico, ma benevolo, che si può permettere di dire tutto,
senza paura di reazioni, perché son comunque discussioni costruttive per entrambi
e di crescita relazionale.

Sull'amicizia e la fiducia

"Le emozioni sono l'essenza della vita.
L'importante è conservarle dentro
e donarne il meglio a chi le merita." *Proverbio Zen*

Chi meglio di un vero amico merita di condividere tale dono?!!!!
Un amico è colui che gioisce con te e soffre con te,
è colui che con fiducia si apre a te e ti ascolta,
ma è anche quello che si può permettere di criticarti, motivando costruttivamente il suo parere,
contrario o contrariato, per un tuo atteggiamento o pensiero e ti fa capire, realmente, dove stai sbagliando, con un dialogo continuativo e schietto.
E' colui che merita di ricevere le tue emozioni e farle sue, perchè disinteressato il suo affetto e vuole solo vederti felice, indipendentemente da tutto.

"La vera amicizia arriva quando il silenzio fra due persone è confortevole."(David Gyson Tyset)

E' quella presenza pregnante, ma non invadente che c'è, è quella mano tesa, che chiede di poter crescere con te.

"Lo splendore dell'amicizia non è la mano tesa né il sorriso gentile né la gioia della compagnia: è l'ispirazione spirituale quando scopriamo che qualcuno crede in noi ed è disposto a fidarsi di noi."(Ralph Waldo Emerson)

Perdere un amico così sarebbe perdere una parte importante di te e non perderlo è la battaglia più giusta e più agguerrita da vivere sempre, ogni giorno, alimentando il rapporto e chiedendo scusa se quanche torto, involontariamente, vien fatto, capendo insieme l'errore e perdonandosi l'un l'altro, senza mai egoismi, gelosie, rivalità, invidie, o qualsiasi "meschinità", che non appartengono alla vera amicizia.

La vera amicizia è un sentire oltre...

"...Solo chi ti conosce profondamente... sà come farti ritornare il sorriso..."(E.Cerullo)

A volte si conosce profondamente qualcuno, senza esserne realmente consapevole, a volte quel qualcuno tira fuori lati di te assopiti, e con un piccolo gesto, che a lui sembra nulla, per te è il risveglio dell'anima e ti porta a riprender a sperare, che ci sia del buono in ognuno di noi.
Son affinità che vanno oltre al semplice carattere, potrebbero esser sostanzialmente simili, ma espressivamente diversi, è una percezione di appartenenza, che può spaventare, ma che non ti fa sentir solo, ed è quel riferimento, quel rifugio e quell'ausilio in più che ti mancava.
Perchè lui e non l'altro, magari più apparentemente simile?
Non c'è spiegazione al tuo sentire, è un essere, è un vivere introspettivo...
Ci son gemelli non consanguigni, empatici, affini, divisi, ma, in un certo qual modo, legati, il cui incontro fa sentir loro d'esser reciprocamente compresi e ascoltati, di un ascolto impalpabile, ma reale.
Ma certe affinità elettive diverse e profonde ti prendono, ti invadono e ti entrano nel profondo, con più intensità, anche se l'inspiegabile spaventa, più delle affinità caratteriali esplicite, che pur sempre ti fanno piacere.
Attrattive apparentemente discordanti, ma reali, uniche o forse siamo noi a volerle sentire tali, ecco il bisogno di conferme, confronto e riscontri nel tangibile, ma, a volte, diventa anche alienante tale "richiesta", perchè l'inspiegabilità è reciproca.
Ma quel sorriso è già un riscontro ed è qualcosa a cui non sai rinunciare, perchè ti torna, così sentito e profondo, solo con quella persona, vuoi o non vuoi è un sentire oltre ogni raziocinio.

<<Niente è da temere tranne la paura stessa>> (Paulo Coelho)

A fidarsi si rischia...
a non fidarsi si perde qualcosa...
Ma si perde in due se la fiducia vien tradita:
Tu resti deluso e ti chiudi in te stesso, sfiduciato e l'altro perde te e parte di se stesso...
Tradire la fiducia di qualcuno è come tradire se stessi!
Ma prima di chiedere e dare fiducia agli altri, abbiamo mai pensato a quanta fiducia abbiamo in noi stessi e nella vita?
Da bimbi la nostra autostima ci vien data da quanto i nostri genitori ne danno a noi, lasciandoci liberi di fare scelte, sempre più grandi.
Spesso anche la sfiducia negli altri parte, proprio, dalla poca autostima in noi stessi, quindi, prima di relazionarci col mondo, dovremmo analizzare il nostro essere interiore e imparare ad amarlo di più, valorizzarlo criticamente, ma anche in modo equilibrato.
Le esperienze di vita sono di aiuto sia per la nostra autostima, sia per la fiducia nel prossimo, che, comunque, deve sempre esser vagliata dal nostro essere, scrupolosamente.
Ma rinunciare a priori alla conoscenza di un altro essere umano, per paura di rimanerne deluso sarebbe il più grande errore, perchè ogni essere umano porta con sè una ricchezza ineriore di conoscenze e di pensieri, emozioni e sensazioni, che, seppur ti possono portare sofferenza, ti lasceranno, anche, qualche perla di saggezza e una maggior consapevolezza personale nelle future scelte.

"I nostri dubbi sono traditori e ci fanno perdere il bene che potremmo ottenere perchè abbiamo paure di tentare."(William Shakespeare)

"Ci sono due cose che non tornano mai indietro: una freccia scagliata e un'occasione perduta."(Jim Rohn)