domenica 16 maggio 2010

LA FARFALLA E L'UOMO


Questa è una favola letta nel web che mi piace riportare con le mie parole, che fa riflettere...

"Un giorno in un bosco un uomo vide un bozzolo, con un piccolo buco da dove spuntava una farfalla, che cercava di uscire.
Passavano le ore, ma la farfalla ancora non riusciva ad uscir da quel buco, che sembrava sempre delle stesse dimensioni e che quasi la farfalla si fosse arresa.
Allora l'uomo decise di darle una mano, aprendo di più il buco con un temperino.
La farfalla usci subito, ma il suo corpo era gracile e non ben formato e le sue ali non erano ben formate e si muovevano a stento.
L'uomo continuò a guardarla, sperando che da un momento all'altro le ali si aprissero e la farfalla potesse volare, ma ciò non accadde, in quanto il suo corpo non si era formato completamente.
Così la farfalla passò il resto della sua vita trascinandosi per terra e senza riuscire a svilupparsi come avrebbe potuto se fosse rimasta ancora del tempo nel bozzolo. Non volò mai!
E l'uomo non si capacitava...non aveva capito che la sua gentilezza e il suo desiderio di aiutarla erano state la causa, perchè proprio lo sforzo necessario per passare da quello stretto bozzolo era il tempo per la farfalla di trasmettere el non sviluppo il fluido del suo corpo alle sue ali, e successivamente rafforzarle e poter volare. Era il modo con cui Dio la faceva crescere e sviluppare."

A volte abbiamo bisogno di sforzarci e di soffrire, ostacoli utili, per crescere e maturare e poter volare forti.

Spesso la farfalla vien associata alla frivolezza, la si ammira, la si fotografa, ma nessuno si sofferma a guardare il suo ciclo vitale e quanto la sua vita possa insegnarci.
Ha una vita breve, ma intensa, varia da qualche giorno a una settimana o due e, solo in alcuni casi, può raggiunge il mese di vita.
Passa il tempo a succhiare il nettare dei fiori e ad accoppiarsi.
Per alcuni potrebbe esser la vita ideale, ma per lei è un donare continuo, per far si che non si estingua la specie.
Quanto tempo noi pediamo, dietro chimere e guerre, quando potremmo soffermarci a vivere realmente ogni istante, consci che potrebbe essere l'ultimo...
Nessuno di noi conosce quale sarà la nostra trasformazione e se la morte sarà, davvero, la fine o l'inizio di una nuova "clisaride".
Quindi dovremmo vivere questo nostro essere con parsimonia di tempo e spazi...
viver al meglio ogni attimo, ma, a volte, non ci rendiamo conto di come poterlo fare.
Oggi il mio tempo è stato in compagnia di mio marito, coccolandolo, riscaldandolo, col mio amore ed ascoltandolo; ho ricevuto due piacevoli conversazioni, poi? Si vedrà!
Non penso di aver perso tempo, ma mi sono arricchita, ho condivido la personalità e il mio affetto e sono stata in buona compagnia.
Sicuramente ci saranno altri giorni, più frenetici, più lavorativi, che mi porteranno ad altri tipi di crescita e di arricchimento, ma intanto mi gusto il "dono" ricevuto, ricordandolo qui e ascoltando la loro musica, perchè anche il momento della riflessione e del rimembrare è importante, per me, quanto quello già vissuto.

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