domenica 16 maggio 2010

Disegno Divino

Siamo al mondo per un disegno Divino, un cammino iniziato dall'amore e dal desiderio di due entità, che, per intercessione Divina, danno luogo ad un miracolo, quale la vita.
Una persona oggi mi ha detto:
"Siamo sotto al Cielo e ci prendiamo quel che ci dona,che sia bello o brutto."
Gli ho risposto che i doni del cielo son più di uno, ognuno ha i suoi...
Per me, primo fra tutti, il maritino, anche se, in realtà, dovrei considerare, come primo, la salute, che spesso tutti sottovalutiamo, avendola, ma ci rendiamo conto della sua importanza, proprio, quando viene a mancare.
Il mio pensiero successivo va a quei pochi, ma preziosissimi amici, che completano la mia permanenza "sotto questo cielo".
La nostra conversazione è proseguita con queste sue parole:
"...Ma a volte basta la fievole e timida fiammella di una candela per illuminare il più buio dei momenti. Quella candela puoi chiamarla Speranza se non sei credente,oppure Fede se inveci credi in qualcosa o qualcuno."
Ed io gli ho risposto che sono profondamente credente, anche se non assidua frequentatrice e muovo molte critiche al Vaticano, ma credo in un Dio Creatore, che ha sacrificato Suo Figlio per noi.
Se non credessi, probabilmente, neanche mio marito mi avrebbe conosciuto...
Ho conosciuto tempi bui e tempi felici e credo che servano entrambi, per un disegno Divino, più alto e, non sempre, sappiamo quale sia, ma stiamo al mondo, come dono e come strumento della Sua volontà, anche se, a volte, il libero arbitrio ci fa deviare, ma c'è sempre "qualcosa"o "qualcuno", che ci riporta al famoso equilibrio e al Suo progetto...
Non conosciamo il nostro destino, le nostre scelte, contesti, frequentazioni e opportunità sono il nostro cammino, ma non potrei pensare alla mia vita, senza un Dio, a cui dire grazie di ogni respiro, di ogni incontro e di ogni nuvola e temporale, che mi ha, poi, portato un sorprendente arcobaleno.
Un altro motto che cerco sempre di tener a mente e mettere in pratica è:

"Trasforma una situazione difficile in un'arma a tuo favore. Il tuo atteggiamento ti fa esser ciò che vuoi."

La mia forza è la mia fede e l'amore delle persone che mi vogliono bene.

"La religione è un narcotico con cui l'uomo controlla la sua angoscia, ma ottunde la sua mente"
diceva Sigmund Freud, grande padre della psicanalisi, e aveva ragione,
quando la religione condiziona il nostro agire, ma è di ausilio morale, al nostro libero arbitrio, equilibrando il nostro essere.
Ma quante guerre si sono fatte, in nome di Dio: era scelta umana, per interessi materiali e non richiesta divina.
Rispetto il pensiero dell'asceta e dell'ateo, ma personalmente, non posso pensare che non ci sia un'Entità Creatrice, che abbia dato origine a tutto.
Ogni giorno ne abbiamo continue conferme, nella nostra vita e in ciò che guardiamo:
nel buio esstenziale non c'è disperazione, che non possa trovare sollievo, anche, solo, entrando, con fede, in una chiesa, vuota, ma piena dello Spirito Divino, che ci ascolta, soprattutto, quando crediamo d'essere abbandonati.

Il 7 novembre 2008 scrissi una specie di poesia, su un altro dei miei blog, proprio sul mio credo, oggi voglio riportarlo qui:

Credo, ma...

Credo nell'uomo, ma so che resta bestia,
credo nell'amicizia, ma confido più in me stessa,
credo nell'amore, ma so che, se non, costantemente, alimentato, il fuoco può spegnersi,
credo nell'infinito, ma so che potrebbe esserci una fine,
credo in un Dio creatore, ma so che potrebbe chiamarsi Quanto (particella subatomica),
credo nella scienza, ma so che il mistero, ancora, ci avvolge con i suoi enigmi,
credo nell'onestà, ma so che i quesiti son più importanti delle risposte
credo, ma...
È proprio quel "ma" che mi rende realistica, nel mio idealismo
e mi fa ancora piacevolmente sorprendere nel giorno che nasce.

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