lunedì 17 maggio 2010

MORTE E SCIENZA


Ci sono momenti nella vita che sembra che ogni preoccupazione, ogni gioia, ogni ansia, tutto si fermi...
niente ha valore in quell'istante perchè l'unica cosa che ci risuona nelle orecchie e nel cuore è la parola "morte".
Per anni ho visto combattere mia cugina, facendo trasfusioni su trasfusioni, debilitando il suo corpo,
gracile e fragile, ma forte nello spirito.
A quei tempi non i trapianti midollari erano sperimentali e non si sapevano l'esito.
Aveva quasi 18 anni quando decisero comunque di provare, avendo come donatore compatibile il fratello.
La gioia nei suoi occhi era oltre misura e la speranza in tutti noi perchè potesse aver un futuro, fin ora negatole.
Ma...troppi anni di trasfusioni le avevano portato complicanze, come il diabete giovanile ed altro...
Non è arrivata neanche a fare il trapianto...
La morte è sopraggiunta prima, implacabile su un corpo ormai stanco e debilitato.
Quel dolore e quella mancanza restano, il cuore si da pace coi ricordi,ma...
quanti "se" aleggiano, ancora, nel nostro cuore.
Ma la scienza e la ricerca per fortuna non si sono fermati uniti alla prevenzione nelle scuole
ed ora molti malati di anemia mediterranea hanno una speranza,
anche con l'ausilio delle banche dei donatori, essenziali per chi non ha familiari compatibili.
Basta iscriversi all'ADMO o all'AVIS o andare in un centro trasfusionale per fare un prelievo di compatibilità...
Le persone che sensibilizziamo, anche se non son compatibili con i nostri cari, potranno essere compatibili con un'altra persona, salvare comunque una vita umana e, secondo me, è la cosa più bella e il gesto più altruistico, che ogni essere vivente possa fare, donare un pò di sè per gli altri.

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