domenica 7 dicembre 2008

Cos'è per me la felicità


La felicità è non perder mai la capacità di sorprendersi...
È un'esperienza soggettiva, che ha le sue regole, prime fra tutte non desiderar cose impossibili, volersi bene, ascoltarsi,
rispettarsi, accettare e non giudicare gli altri.
E' accettarsi per quello che siamo, aprir gli occhi sulle nostre qualità, senza adularsi o esaltarsi, né vergogna per errori del passato, ausilio per quello che siamo diventati oggi e per l'attuale consapevolezza e coscienza di noi stessi.
Ma, soprattutto, è star in armonia con noi stessi e con ogni cosa che ci circonda, dal filo d'erba al fiore, all'alito di vento, che ci accarezza il viso.
La felicità è guardar il proprio compagno che ci dorme accanto, raggomitolato a noi, come un bimbo, con quell'espressione inconfondibile di sogno sereno. E' ricever il bacio del buon giorno ed iniziar insieme il mattino, al sapor di caffè con panna.
E' incontrar una vecchietta in bicicletta, che guida con una mano e con l'altra tiene l'ombrello, perché piove, mettersi a tavolino a trovar soluzioni per affrontare, con raziocinio, le problematiche di ogni giorno, e sorrider al micio che si avvicina, mentre accarezzi il suo piccolo e lei lo lecca con dolce protezione.
Felicità è una giornata consueta, ma vissuta nell'amore, nella comprensione e nella consapevolezza che quel poco che si ha è tutto quello che di più importante si possa desiderare e desiderare quel che si ha e viverlo è gioia piena.
Felicità è accogliere ogni ora, così come viene, guardar il mondo con curiosità, con fiducia, ma anche con occhi ben aperti, vigili, perhè non siamo nell'Eden, ma si può esser davvero felici.

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