lunedì 8 dicembre 2008

QUANTUM

La meccanica quantistica (o fisica quantistica) è un insieme di teorie formulate nella prima metà del ventesimo secolo, che descrivono il comportamento della materia a livello microscopico, andando a spiegare quei fenomeni che la fisica classica non riusciva più a comprendere.
La fisica quantistica, infatti, elimina la precedente distinzione tra particelle e onde: un sistema quantistico presenta le caratteristiche tipiche delle onde, ma nel momento in cui viene misurato, o anche solo osservato, assume le caratteristiche di un insieme di particelle (quanti) (dal latino quantum, quantità, da cui il nome della teoria).
Questa proprietà risulta sconvolgente, dato che presuppone che la realtà sia un insieme di possibilità potenzialmente infinite, che solo l’interpretazione può determinare e “concretizzare” in fenomeni percepibili dall’uomo. Questo aspetto viene ripreso in ambienti filosofici e spirituali, ad affermare che tutto ciò che l’uomo percepisce non sarebbe altro che una sua creazione.
Secondo il modello quantistico, inoltre, i processi fisici sono discontinui e hanno luogo in forma di salti quantici che, essendo infinitesimali, danno l'illusione di un mondo in cui i cambiamenti avvengono in modo molto regolare e continuo.
Nella visione quantistica si incontrano la scienza più avanzata ed il misticismo orientale: dagli incontri tra il fisico David Bohm ed il saggio indiano J.Krishnamurti,ad esempio, nacque addirittura un libro, "Dove il tempo finisce.

[il saggio indiano J.Krishnamurti(India 1895- California 1986) Nel 1909, appena quattordicenne, Jiddu Krishnamurti fu notato da Charles W. Leadbeater ad Adyar, sede principale della Societò Teosofica.
Considerato un nuovo messia, il Buddha Maitreya, venne allevato dai teosofi; essi lo istruirono sottoponendolo ad una serie di rituali e pratiche ascetiche.
Inoltre istituirono, al solo scopo "di preparare il mondo alla sua venuta", la fondazione "L'ordine della stella", che Krishnamurti stesso, ormai trentaquatrenne, sciolse nel 1929.
In contrasto con i teosofi, insistendo sull'inutilità dei riti liturgici per la crescita spirituale e rifiutando il ruolo di autorità, cominciò a viaggiare per il mondo esprimendo il suo pensiero,
basato su una assoluta coerenza interiore e una indipendenza totale da qualunque tipo di organizzazione.] (olistica.tv)

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