Si avvicina il Natale...
ogni parola è stata detta, ogni augurio sembra banale,
ma di cuore vorrei augurare sereno, gioioso e speranzoso questo Natale,
tra luci e canzoncine, si possa arrivare al 2011 con quello spirito,
che un tempo ci aggregava ed ora... non si sà,
quella gioia d'esser attorno ad una tavola imbandita a festa, con accanto gli affetti più cari
e tanta voglia di salutare un nuovo anno,
che porti salute, miglioramenti e positività a tutti!
Ed è questo che auguro a tutti:
salute, miglioramenti e positività...
♥ un sorriso nel cuore e uno sguardo gioioso nell'affrontare la vita! ♥
L'amore è una sensazione ed un'emozione unica, ma dalle mille sfumature si ama in infiniti modi diversi.. si può amare il sole che sorge ogni mattina e ci permette vita. Amiamo un bel tramonto che ci fa sognare e sperare. Amiamo l'uomo che ci fa sentire l'unico essere perfetto della terra. Amiamo un figlio, frutto del nostro essere e fusione d'amore col nostro uomo. Amiamo i nostri amici con cui condividiamo parte del nostro essere nel mondo. Amiamo quel cucciolo smarrito che possiamo trovar sul nostro cammino e accudiamo, per riportarlo in forze a volar nei cieli azzurri. Amiamo persino quello sguardo incrociato per caso che ci fa sorridere imbarazzati. Ogni giorno abbiamo innumerevoli occasioni per vivere con amore e per amore e quando qualche legame si spezza, anche il più piccolo e fragile, muore qualcosa in noi, sensibili e innamorati, comunque di questa vita, seppur difficile e spesso fatta di ipocrisie che combattiamo, ma che, puntualmente, ci ricompaiono, con maschere nuove, nuove forme, ma sostanzialmente identiche, ma ciò non può e non deve frenare il nostro modo di amare l'universo, perché c'è sempre, oltre l'orizzonte, un nuovo panorama, e accanto a noi abbiam anche la fortuna di guardare chi non ha mai portato maschere e ci ha permesso di sbagliare, restandoci, comunque, accanto, in silenzio, pronto a proteggerci e risollevarci.
Realtà o virtualità qual'è la differenza? Chi vive di finzione nella realtà riuscirà a farlo molto meglio dietro a un pc, perchè non sarà visto, ascoltato e osservato nelle sue gestualità, ma sarà solo letto e interpretato. Non credo a chi dice che nella vita reale è schietto e onesto, ma segue un personaggio nella virtualità. Il pc può aiutare a esser meno timidi, ma di certo se non sai fingere nel reale, non lo sai fare neanche nel virtuale, almeno secondo me.
Nella virtualità ci son due tipi di persone come nella vita reale: persone simpatiche, ironiche, sincere e schiette, che non giudicano da una tua battuta la tua morale, anzi non si permettono di giudicare mai l'altro, proprio perchè questo virtuale è un mondo fittizio, senza toni, sguardi e sfumature, importanti per avere una buona conoscenza nel reale. Parli, giochi e magari ti fai qualche confidenza, ma non puoi aver completa fiducia, finchè non conosci realmente. I raduni secondo me servono proprio per aver conferme o smentite di ciò che è sembrato dietro ad uno scrivere, che, a volte, non è chiaro e può essere anche facilmente fraintendibile, soprattutto, da chi è in malafede e vede ciò che vuol vedere e straparla alle tue spalle. Ed ecco il secondo tipo di persone che gironzola in rete, quello opportunista, ipocrita e mascherato da buono, da affidabile e buontempone, quello che apparentemente ti fa l'amico e ti da modo di qualche confidenza e di scherzare insieme goliardicamente, credendo di essere tra amici fraterni, ma... è proprio da questi che bisogna guardarsi, perchè son quelli che in realtà giudicano e sfottono alle tue spalle o utilizzano lo scrivere per "conquiste" fittizie e inesistenti, da sbandierare agli amici, persone che si riempiono la bocca di belle parole, a cui non credono realmente... superficialità e niente valori reali.
La superiorità è dell'umile, la superbia dell'ignorante e la suscettibilità di chi sa d'esser in torto. L'umano non è perfetto ma c'è chi sa ammettere ed accettare il propro essere fallibile, desidera imparare e migliorare e chi si sente superiore a tutto e tutti e vive di sola arroganza e di errori propri da imputare agli altri, scuse per lavarsi la conscenza e per non mettersi mai in discussione, pensando, così, che potrebbe cadergli la maschera, ben costruita in anni e di perdere, anche, l'amor proprio e credibilità con se stesso e con gli altri. Che stolto! Non capisce che invece mettersi in discussione lo aiuterebbe a migliorare e sarebbe migliore anche la visione da parte del prossimo.
"Non lasciare mai che le lacrime attraversino il tuo viso, perchè la gente è cattiva e, sulle rovine delle tue sconfitte, coscruisce i muri delle sue vittorie."
Purtroppo è verissimo, anche se potrei aggiungere, solo, che, per fortuna, non tutta la gente è cattiva, ma molta gente. Ma il nostro punto di forza è proprio la nostra vera sensibilità, che la gente cattiva pensa di avere, ma è tutta apparenza...
Diffidate dell'uomo che si definisce fragile,
spesso è una scusa per impietosire e una giustificazione per acquietare la propria coscienza
o peggio una maschera per rimorchiare, farsi consolare e acquisire la tua fiducia
e poi... cercare di approfittarsene..
Nella vita si impara sempre e spesso ci si sveglia da bei sogni, guardando in faccia la realtà, che non è sempre come noi ce la disegnamo. E ci son sfumature che, a volte, proprio non ci accorgiamo ci siano, per l'entusiasmo e la spontaneità, che noi mettiamo, senza malizia, senza secondi fini, ma gli altri?
Non sempre ragionano come noi o hanno la nostra sensibilità.
Dubbi ed errori si continuano ad avere e fare, perchè servono, ma, a volte, vorremmo non sapere. Poi, scoprendo, mettiamo una corazza più spessa, ma non lenisce il nostro dolore nè l'amarezza.
Il virtuale può farmi vedere un bell'involucro fittizio di persone, che nei mesi dialogano, si confidano, danno un'immagine di loro e quasi li sentiamo familiari, tanto da chiamarli anche "fratellino"o"sorellina", ma poi cosa sappiamo realmente di loro?
Io ho sempre vissuto con entusiasmo, schiettezza e sincerità il virtuale, come la vita reale, e forse il mio modo di scrivere, a volte, può esser travisato, ma accorgendomene o se fatto notare a cena insieme ad amici veri, reali e consolidati, faccio subito notare alla persona che ha imboccato una strada sbagliata e metto, come si suol dire, "i puntini sulle i".
A quanto pare, questo, a volte non basta!!!
Un detto dice che il bello è negli occhi di chi guarda, ma è altrettanto vero che spesso chi guarda non sa e non conosce profondamente chi ha di fronte. E per quanto conosci una persona è sempre una singolarità unica e particolare.
Anche la persona più sincera e più schietta, a volte, viene fraintesa, o mal giudicata o non capita o può deludere agli occhi del prossimo e ciò porta allontanamento, dolore non solo in chi guarda ma anche in chi vien "guardato".
Non c'è miglior sordo di chi non vuol sentire, miglior cieco di chii non vuol guardare...
a volte il nostro sesto senso ci avvisa, ma non vogliamo ascoltarlo, sperando che si sbagli e volendo interpretare bonariamente atteggiamenti e battute, interpetrandoli a metro nostro, ma son tutti campanelli d'allarme e puntualmente quelle avvisaglie si mostrano poi veritiere.
Questo non è pregiudizio, ma salvaguardia personale, perché una possibilità la si da a chiunque, ma con riserva, e seguendo questo istinto, altrimenti si incorre in solenni e dolorose delusioni e fregature.
Dalle delusioni si impara a veder più chiaro e, anche, a capire meglio chi realmente ti è amico e chi no e si chiariscono anche tante incomprensioni caratteriali. Sembra una banalità dire la qualità è più importante della quantità e spesso si vorrebbe entrambi, ma che senso ha quantità senza qualità?
L'amicizia non è un passatempo, non è neanche solo consolazione in momenti di tristezza, ma è saper di poter contare l'uno sull'altro, è sentirsi liberi completamente d'essere se stessi perché consapevoli d'esser accettati e non giudicati o fraintesi dall'altro. E' prender le tue difese se derisa, ma è anche mettersi da parte quando il caos ti confonde, consigliandoti, ma lasciandoti sbagliare e poi raccogliendoti da terra, senza farti pesare che eri stata avvertita.
Purtroppo non sempre veniamo ripagati dello stesso rispetto che diamo e questo porta dolore e diffidenza.
E le cicatrici portano a esser ancor più selettivi e a corazzarsi, anche se non c'è una corazza contro il dolore, se non poi il cinismo, che non vorrei mai nella mia personalità.
Ecco che potrebbe esser un grande ausilio l'istinto e la cautela iniziale e gradatamente valutare chi si ha di fronte, senza bruciar le tappe, pur di avere un amico, che poi invece si rivela un falso.
Altro ausilio è l'ascolto anche di un vero grande amico, che può vedere sfumature che tu non vedi, perchè influenzato/a da tanti altri fattori.
Quante frasi, quante belle parole si leggono sul web e molte le condividiamo, le crediamo e le viviamo sulla nostra pelle, ma... a volte, son solo parole, che fan soridere, acquietano, per un attimo, il nostro animo e poi? Tutto tace attorno a noi, ma non sempre in noi.... e attendiamo uno stimolo, o una mano tesa, che ci riporti speranza... nulla è fermo e noi sappiamo e dobbiamo rigenerarci e ogni attimo è importante....
Amare, per me, è svegliarmi, per controllare se mio marito sia coperto bene e rimboccargli le lenzuola, è riaprir gli occhi al mattino e ritrovarmi a guardarlo dormire, è sostenerci e spronarci, reciprocamente, nei momenti bui, è confidarmi e sentirmi protetta tra le sue braccia ed imparare da lui, a guardare il mondo da punti di vista insoliti e unico, come solo lui sa trovare. Amare è sentire di non poter vivere senza quella parte, così importante, che ti completa. Ma amare è anche l'affetto ed il sorriso, che si dona ad un amico, senza reconditi fini, ma solo per il piacere di poter dare un pò di sereno e riceverne.... Amare è quello che più ci arricchisce e ci fa sentir vivi... Quanto si potrebbe dir sull'amore, ma è un sentire così personale, che spesso le parole son poca cosa, inesprimibile, ma da vivere!
Masochismo è sentire, per chi sente in modo totalmente differente, è sperare nell'irragiungibile attimo d'infinito, è sognare, dimenticando ciò di straordinario che si ha. Puoi ricercare, ritrovare ed alimentare il desiderio di tutte quelle piccole grandi meraviglie, che il giorno ci da, perché il vero sentire è in noi e con noi e non cerca di sfuggire da noi. Ma il proprio sentire è, anche, quell'incontrollabile fugacità, labile e innocente, che ti fa perdere nei meandri di altre dimensioni, per qualche istante e poi... aprir gli occhi e vedere, che la realtà può essere migliore...
Spesso è più facile definire ciò che non è, piuttosto che ciò che sia: non è quello, allora, per deduzione, sarà il suo opposto... Ma sui sentimenti, sulle emozioni, sulle sensazioni, sulle percezioni, sull'essere e sul relazionarsi, se non è questo, può esser quello, o quell'altro o, ancora, quant'altre sfumature di colore e incolore del sentire, di cui, a volte, abbiamo bisogno, ci venga ricordato da un amico....
Sorrido, quando mi sorride la vita, mi intristisco, quando leggo dolore, negli occhi del mio amore e son malinconica, ascoltando musica del passato, ma una "bischerata" riporta il sorriso nel mio cuore. Gioia è il caldo abbraccio del mio amore, che mi culla, ancora sonnecchiando sentir i suoi piedi, che cercano i miei, ammirare quegli occhi lucenti del mio miglior amico, che son sostegno e forza aggiuntiva, anche, nei suoi silenzi e ricevere premura e attenzioni, senza secondi fini, da un nuovo amico. Sereno il mio animo, ridendo, per mano, insieme, in questo cammino, non facile, ma sorprendente, se vissuto, con amore, condivisione, umiltà e amicizie, poche, ma vere.
Creare è nella natura umana, è voglia di lasciare traccia di noi, evoluzione del nostro essere, ricordo di ciò che eravamo, siamo e saremo. Creare è, anche, sviluppare idee e sogni, che la nostra mente partorisce, perché la creatività è un'indole, che va alimentata, lasciata fluire libera e, poi, raziocinata nella realizzazione fattibile di un'opera. Non bisogna essere dei geni per sfruttare la propria creatività in modo fruttifero e soddisfacente. Magari non faremo la Pietà di Michelangelo o la Divina Commedia di Dante, ma, comunque, libereremo e daremo, al nostro mondo che ci circonda, parte di noi, manifesto con un prodotto generato dal nostro estro e dal nostro esser creativi.
La musica aggrega, ma i concerti sono potenzialmente pericolosi, a parte possibile diffusione di droghe ed alcool, con conseguenze, sia al concerto, che dopo, sulle strade, se c'è troppa folla, che si accalca, e se poi le forze dell'ordine, invece di aiutar lo sfollamento, chiudono possibili accessi d'uscita, la strage è certa.
Fiat parla di nuovi modelli di lavoro,quali? Lavorare all'estero, invece di dar lavoro agli operai italiani, che restano in cassa integrazione o peggio licenziati?? Se questo è il modo di provvedere alla disoccupazione...
Siamo esseri umani, animali con raziocinio, che, però, mantengono sensibilità, emozioni e sensazioni. Il nostro "sentire" ha mille sfumature e mille modi di manifestare in noi stessi e nel nostro agire quotidiano. Spesso, vogliamo capire e dargli un giusto equilibrio, per fare ordine, in noi stessi e nella nostra vita. Non ci svegliamo la mattina e decidiamo di "voler bene" a questo/a o quello/a, è qualcosa, che nasce dentro di noi, poi il raziocinio ci viene in aiuto, a valutare tale sentimento. La vita non è o bianca o nera, ma, a volte, voler capire quelle mille sfumature, fa perdere il patos dell'emozione che sentiamo, sta a noi decidere, se vivere tutto intensamente, ma nel rispetto degli altri e se voler mettere ordine o no alla nostra emotività. Per me un pò di ordine ci vorrebbe, per non restare nell'inquietudine o perdere equilibrio, anche nel proprio "sentire" emozionale: è salvaguardia e serenità mentale.
L'amore è forza trascinante,
è motore, respiro e vita.
Per amore si rinuncia a tutto, anche, a parte di se stessi, per l'altro...
ma mai annullarsi, altrimenti, prima o poi, si rinfaccerà e/o sarà rinfacciato e, ciò, potrebbe logorare il rapporto.
Amare è mettere la gioia e la serenità dell'altro, come primario scopo di vita.
A volte non sei tu a scegliere, ma... forse anche questa è una scelta...
Albano e Romina Power hanno segnato un' epoca, hanno fatto sognare con la loro bella storia d'amore, simbolo della famiglia e dell'amore stesso e poi... una tragedia li ha divisi e questa canzone, che ancora ogni tanto mi torna in mente, insieme ad altre. Semplici parole, melodia canticchiabile, che mi piacerebbe dedicare a tutti quegli amici lontani, che mi mancano e di cui ne ho nostalgia.....
Testo: Nostalgia Canaglia LEI: Ma che cos'è quel nodo in gola che mi assale che cos'è Sei qui con me e questa assurda solitudine perché LUI: Ma che cos'è se per gli aironi Il volo è sempre libertà Perché per noi Invece c'è qualcosa dentro che non va INSIEME: che non va INSIEME: Nostalgia, nostalgia canaglia che ti prende proprio quando non vuoi Ti ritrovi con un cuore di paglia e un incendio che non spegni mai Nostalgia, nostalgia canaglia di una strada, di un amico, di un bar di un paese che sogna e che sbaglia ma se chiedi poi tutto ti da LEI: Chissà perché si gira il mondo per capire un po' di più LUI: Sempre di più tu vai lontano e perdi un po' di ciò che sei
LEI: E poi perché un\'avventura è bella solo per metà LUI: Mentre si va quel dolce tarlo All'improvviso tornerà INSIEME: tornerà
INSIEME: Nostalgia, nostalgia canaglia Che ti prende proprio quando non vuoi Ti ritrovi con un cuore di paglia e un incendio che non spegni mai Nostalgia, nostalgia canaglia di una strada, di un amico, di un bar di un paese che sogna e che sbaglia ma se chiedi poi tutto ti da Nostalgia, nostalgia canaglia che ti prende proprio quando non vuoi Ti ritrovi con un cuore di paglia e un incendio che non spegni mai Nostalgia, nostalgia canaglia di una strada, di un amico, di un bar di un paese che sogna e che sbaglia ma se chiedi poi tutto ti da....
Una stella nasce, per rischiarare la notte buia e tutti restano ad ammirarla estasiati. Nel corso della sua vita, la sua luce è faro di viandanti, turbamento per gli amanti, riflessione, per poeti e sensibili, che a lei si rivolgono, tra incertezze e scelte. Lei, sempre, li, in ascolto e in solitudine ricerca, di quel sogno, più splendente di lei, che le veniene, da sempre, decantato, da questi umani sentimentali. Una sera come tante, scorse, a distanza, una sfolgorante luce nascente. Curiosa e incredula si avvicinò e, pian piano, il suo sogno prese forma, lucente nella fusione e nella condivisione di una vita, non più solitaria, ma radiosa. Quella stella è, ancora, li, nel cielo, ogni tanto, offuscata, da suoi turbamenti, ma ha trovato il suo sole, che la riscalda ed alimenta la sua luce, con il suo amore ed, ancora oggi, brilla, per il suo sole e per i suoi cari "umani", che continuano a ispirarsi e ad incantarsi, condividendo, con lei, emozioni di vita.
Saggio Rousseau che diceva, che la mia libertà finisce, quando inizia la libertà altrui,
che va presa in considerazione e rispettata, ma, a volte, si pensa di agire per il meglio,
non accorgendosi, che quello che può esser meglio per noi, non lo sia per l'altro:
mettersi nei panni di un'altra persona, soprattutto, se diversa da noi, non è facile
e, spesso, seppur animati dalle migliori intenzioni, lediamo la libertà altrui, "soffocandone" la personalità.
Penso che dovremmo, la sottoscritta in primis, guardare di più con gli occhi dell'altro e ascoltare, umilmente,
oltre, il proprio cuore, anche, la singolarità altrui, non peccando di presunzione.
"Ci sono cose nella vita che non potremo avere mai. Ma sentiamo nostre...Ma probabilmente se riuscissimo ad averle............NON SAREBBERO PIU' NOSTRE!!!" Queste parole di un amico hanno colpito nel segno, riassumendo, in modo saggio e arguto, un profondo disagio esistenziale ed un giusto modo di guardarlo e di accettarlo, come realtà meravigliosa e non come una mancanza. Chi non si è mai sentito parte di qualcuno o qualcosa, senza poterne esserlo totalmente? Avere e possedere non son la stessa cosa... Appartenere e possedere non sempre coincidono... chimerico è sublime ed il più desiderabile, ma il vero segreto è proprio desiderare ciò che si ha, come diceva Oscar Wilde e vivere anche "l'impossibile" nel giusto modo, impercettibile, forse illogico, ma sensorialmente appagante.
Emozione è quell'onda, che, improvvisa, diventa cavallone e, poi, si viene ad infrangere a riva...
E' svegliarsi al mattino e ritrovarsi ancora insieme...
Ogni respiro può dar emozione, ma dobbiamo saperla cogliere e assaporare, come quando cogliamo un fiore e ne sentiamo la fragranza, che ci inebria...
Roca, ma dolce voce di soft rock, sembra voglia accarezzare l'animo di chi l'ascolta, con quasi una dolce supplica, che è una dichiarazione d'amore e un addio ad un'amica, che non può baciare, non può...sentire...
Ho pensato subito, che non vorrei mai che un amico mi dedichi questa canzone, proprio per la tematica, ma mi sono fatta avvolgere dalle note in quella malinconia non triste, ma quasi di richiesta d'aiuto ad essere forte, nel superare l'ostacolo sentimentale e quasi sentivo l'acqua del video che mi accarezzava e mi emozionava ed ho sopsirato alla fine, non sapendo se sentirmi forte o triste....
Questa è una di quelle musiche che colpiscono e mutano il tuo stato d'animo, abbracciandoti con le sue note e coinvolgendoti nella sua atmosfera, drammaticamente sognante, anche ben accompagnata, direi, da questo video... Testo:Lips of angel
Honey why you calling me so late?
It's kinda hard to talk right now.
Honey why are you crying? Is everything okay?
I gotta whisper 'cause I can't be too loud
Well, my girl's in the next room
Sometimes I wish she was you
I guess we never really moved on
It's really good to hear your voice say my name
It sounds so sweet
Coming from the lips of an angel
Hearing those words it makes me weak
And I never wanna say goodbye
But girl you make it hard to be faithful
With the lips of an angel
It's funny that you're calling me tonight
And, yes, I've dreamt of you too
And does he know you're talking to me
Will it start a fight
No I don't think she has a clue
Well my girl's in the next room
Sometimes I wish she was you
I guess we never really moved on
It's really good to hear your voice say my name
It sounds so sweet
Coming from the lips of an angel
Hearing those words it makes me weak
And I never wanna say goodbye
But girl you make it hard to be faithful
With the lips of an angel
It's really good to hear your voice say my name
It sounds so sweet
Coming from the lips of an angel
Hearing those words it makes me weak
And I never wanna say goodbye
But girl you make it hard to be faithful
With the lips of an angel
And I never wanna say goodbye
But girl you make it hard to be faithful
With the lips of an angel
Honey why you calling me so late?
Traduzione: Labbra Di Un Angelo
Dolcezza, perché mi hai chiamato così tardi?
È difficile parlare proprio adesso
Dolcezza, perché stai piangendo? Va tutto bene?
Sto sussurrando perché non posso parlare più forte
Bene, la mia ragazza é nella stanza accanto
Qualche volta desidero che lei fosse te
Io credo che noi non potremo mai cambiare realmente
È veramente bello ascoltare la tua voce dire il mio nome
Suona così dolce
Viene dalle labbra di un angelo
Ascoltare queste parole mi fa diventare debole
E non vorrei mai dire addio
Ma ragazza tu fai diventare difficile essere fedele
Con le labbra di un angelo
È divertente che tu mi stia chiamando stanotte
E, si, ho anche sognato di te
E se lui sapesse che stai parlando con me
Comincerebbe una battaglia
No, non credo che lei abbia qualche indizio
Bene, la mia ragazza é nella stanza accanto
Qualche volta desidero che lei fosse te
Io credo che noi non potremo mai cambiare realmente
È veramente bello ascoltare la tua voce dire il mio nome
Suona così dolce
Viene dalle labbra di un angelo
Ascoltare queste parole mi fa diventare debole
E non vorrei mai dire addio
Ma ragazza tu fai diventare difficile essere fedele
Con le labbra di un angelo
È veramente bello ascoltare la tua voce dire il mio nome
Suona così dolce
Viene dalle labbra di un angelo
Ascoltare queste parole mi fa diventare debole
E non vorrei mai dire addio
Ma ragazza tu fai diventare difficile essere fedele
Con le labbra di un angelo
E non vorrei mai dire addio
Ma ragazza tu fai diventare difficile essere fedele
Con le labbra di un angelo
"I pazzi osano dove gli angeli temono d'andare." (Alexander Pope) "Non esiste grande genio senza una dose di follia." (Aristotele) "Chi vive senza follia non è così saggio come crede." (François de La Rochefoucauld) "Occorre avere un po' di caos in sé per partorire una stella danzante." (Friedrich Nietzsche) "Siamo tutti costretti, per rendere sopportabile la realtà, a coltivare in noi qualche piccola pazzia." (Marcel Proust)
Cos'è follia l'entusiasmo ciclonico di attimi di aggregazione in musica? E' ringraziare per gesti rispetosi, dopo tanta indifferenza ed ipocrisia ricevuta, è manifestare emozioni enfaticamente, o chiudersi in se stessi, a sognare momenti migliori... Scrivere, dipingendo, minuziosamente con le parole, sogni, pensieri e vita quotidiana, anche in versi un po' scoordinati, è trasporto emotivo senza costrutti di facciata... la follia è genialità, è creatività, è avere porte aperte, in dimensioni e parti del nostro essere, che noi neanche sappiamo di avere... non so se la mia sia follia o estro, ma forse è solo tanto bisogno d'essere accettata per quella che sono, con le mie complessità e forse le mie incoerenze coerenti, accettata in primis da me stessa, che si vuol bene, ma spesso è la prima a criticarsi duramente, intransigente e pignola.
Bimba cresciuta
Risvegli bruschi da visioni troppo angeliche,
entusiasmi di bimba su sguardi, a volte, fin troppo adulti,
contrasti, che cercano un equilibrio.
Quante cose da dire,
ma, a volte, un sospiro frena ogni pensiero,
o la paura d'esser divorati dall'onirico anelito...
Penetrare nel più profondo,
svela celate amenità,
intrappolate nel libero inconscio,
ma volutamente sfuggenti al reale....
Child grows Sudden awakening too angelic visions, enthusiasm of a child looks on, at times, too adult, contrasts, seeking a balance. So many things to say, but sometimes a sigh limits any thought, or fear of being devoured dall'onirico yearning ... Penetrate deeper reveals hidden amenities, trapped in the free unconscious but deliberately elusive in real ....
Enfant grandit Le réveil soudain des visions trop angélique, l'enthousiasme d'un enfant regarde, parfois, trop adulte, contrastes, recherche d'un équilibre. Tant de choses à dire, mais parfois un soupir limites toute pensée, ou la crainte d'être dévoré dall'onirico désir ... Pénètrent plus profondément révèle équipements cachés, pris au piège dans l'inconscient libre mais qu'il a délibérément insaisissable .... réel
Oltre l'apparire, essenze percettive ed emotive cerco di carpire, conferme chiedo, per certezze acquisire, introspettivo desio d'idee ed emozioni ordinare, in fantasie ed illusioni non incappare, che delusioni al cor portano, non è mancanza d'altrui fiducia ma all'istinto mio dubitar invano, se di più seguir avessi lo mio sesto senso, minor error et magno guida penso. Esperienze son vita, dolore è crescita, non cercate, non costruite, miglior cose son vissute e sentite, illogiche spontanee strade di sentimenti, gioia del cor e ericchezza di menti.
Siamo pesci guizzanti in questo mare d'illusorie percezioni, ch'el rifletter confusione e paura ci porta, Siamo maree, che a riva sbatter non vogliono, gabbiani, che per inquietudine placar si posano, ma sempre in volo, onde cavalcano, perché interior vuoto nel solitario silenzio sentono.
"Se non ti ama allora non è amore neanche il tuo" Non ho mai creduto a quest'affermazione, per me l'amore è un'alchimia, che, non sempre, nasce bilaterale e trovare la persona, che ci ami, per quello che siamo, singolarità unica, con pregi e difetti, e ricambiare, noi, il loro amore, accettando pregi e difetti e conviverci in armonia, non è cosa facile, ma non è neanche il traguardo, è solo una tappa, come nel giro d'Italia: è una maglia rosa. Ogni giorno, tra alti e bassi, si costruisce e si rafforza il rapporto, con obiettivi e sentimenti in comuni, amore e rispetto, e così potremo diventare "famiglia". Altra tappa, che, però, deve sempre esser alimentata e protetta... Il problema d'esser ricambiati in amore è comune, un pò di tutti, io ci ho convissuto per anni, in passato. Non credo fossi sbagliata, nè fosse sbagliato il modo di approcciare, è solo che ero attratta da un prototipo di uomo, che ha bisogno d'affetto, considerazione, ascolto, come me, ma poi mi vedeva diversamente, non come io avrei voluto. L'amore è un'alchimia che non sempre nasce bilaterale, e non ho mai creduto a chi mi diceva che se non ti ama allora non è amore neanche il tuo, e ho sofferto molto per questo motivo, tanto da non guardarmi in uno specchio, pensando di non essere troppo carina, o sottovalutando il mio essere, perchè è sempre brutto sentirsi dire: "Quanto sei dolce, quanto sei carina..." Ma subito la mazzata: "....Sei proprio un'amica", da chi vorresti avere al tuo fianco in altro modo, ma ho imparato a conviverci, a esser la migliore delle amiche, proprio di quello, che amavo, e a far, piano piano, scemare il mio sentimento, non con facilità e, spesso, poi, allontanandomi dalla persona, quando non riuscivo proprio a staccarmi per il dolore. Ma i sentimenti seguono strade illogiche e spontanee e le cose migliori non sono costruite, non son cercate, ma accadono... si sentono e si vivono.
"I mari sono la prova tangibile che Dio ha pianto della sua creazione"
La mia più cara amica (forse l'unica donna veramente amica, delle altre non mi fido per niente) mi ha scritto: "Ma basta con questo ottimismo obbligato alla Pollyhanna, il mondo è una merda e il 90% delle persone che lo popolano idem, io dico solo ciò che é...:-) va bene sognare ma ricordiamo anche ogni tanto di tenere i piedi in terra, son certa che Dio, più volte, si è chiesto se ne valeva la pena..." Ma io le ho risposto: "I piedi son ben piantati per terra e il mondo è al 90% merda, ok, ma perchè sempre vedere solo quel 90 e non pensare al 10% e viverselo intensamente???? Spesso ci chiediamo tutti se ne vale la pena, ma per quel 10% penso che valga davvero la pena e voglio vedere quello, per riconoscerlo e vivermelo... se non lo guardavo non trovavo per esempio te..." I mari possono essere anche la prova del pianto di Dio, ma chi dice che quel pianto non fosse di gioia? Ognuno la vede come vuole, ma è proprio lo sguardo di ognuno, che muta il modo di affrontare il nuovo attimo e il nuovo giorno... Smettere di sorridere alla propria giornata e a quello che svegliandoci la mattina può capitarci, ci inaridisce dentro e può solo incupirci, senza più entusiasmi e capitasse qualcosa di veramente bello, neanche ce ne accorgeremmo, e quel 10% scapperebbe via, proprio per il nostro cinismo, guardare sempre il 90% che risolve? Di certo non lo cambia, non lo elimina, ma può solo rovinare noi. Anche se non è, sempre, facile sorridere alla vita, non farlo ci inaridirebbe e moriremmo interiormente, per cosa? La vita che conosciamo è una, perchè non viverla al meglio delle nostre possibilità e con sguardo sereno? E quando proprio vediamo tutto buio, andiamo a cercare chi ci possa ricordare, come si fa ad accendere la "luce" in noi, perchè abbiamo dentro di noi, sempre, la forza di ritrovarla, ma, a volte, un amico è tutto quello, di cui realmente abbiamo bisogno...
La nostra vita è un cammino, fatto di principi acquisiti, insegnamenti, esperienze e scelte, spesso, influenzati da contesti, percezioni e sentimenti.
Padroni del nostro destino ma non totalmente...
Siamo come un fiume, che nasce da cime montuose, segue insenature, guizzi irrazionali e, spesso, impulsivi, a volte, tortuosi tragitti, perdendo acqua, indebolito nell'estate torrida, si rafforza d'inverno, più maturo, prosegue il suo cammino fino all'arrivo al mare, dove si fonde con la salsedine.
Divenuto mare rallenta, ma non rimane fermo, anche calmo è in movimento: moti ondosi, burrasche, tormenti e tempeste, per poi tornare a riva sbattuto da correnti ed emozioni, ma ci son momenti di bassa marea, alternati al mosso percepire dell'ignoto arrivo di qualcosa, che spesso fa rimetter tutto, o quasi, in discussione e ricercare l'equilibrata acqua cheta, ma mai sarà completamente ferma.
Bilancia di marea inquieta di natura, ma solo così si sente viva, soddisfatta del suo percepire e donare, ma mai cheta completamente, perché è sempre un mare d'emozioni vitali.
Uomo e donna si attraggono è natura, come è normale che i simili si cerchino, ma gli opposti, o comunque i divergenti comportamentali son calamite, proprio perché la diversità incuriosisce ed arricchisce reciprocamente, anche se, a volte, spaventa ma affascina ed intriga. Ma i sentimenti son alchimie non facilmente gestibili e certi legami nascono, indipendentemente da similitudini o divergenze, la nostra sensibilità percepisce, ascolta e sente profondamente e non ci puoi far nulla. Nascono amori, nascono amicizie nasce un legame. Sta a noi come farlo crescere, maturare e mantenere, nella sincerità, nella fiducia e nel rispetto. Se mi chiedessero: "Credi nell'amicizia uomo-donna?" Direi: "Si, è il legame più completo, dopo l'amore, ma è anche il più difficile da preservare, il più raro." L'emisfero femminile di un uomo e l'emisfero maschili di una donna si scoprono e si confrontano insieme agli emisfe dominanti e la complicatà va a completare il puzzle delle problematiche e delle emozioni, che la vita ci da, amplificate proprio dal poterle condividere e confrontare insieme tra dissimili. L'unico grande problema è la possibile attrazione, ma se ci tieni veramente all'amicizia, cerchi di superare, mettendo da parte certi sentimenti e desideri, dando priorità l'amicizia, cercando di spegnere quel possibile fuoco interiore, che potrebbe rovinare la perfezione di questo rapporto unico e preziosissimo. I sentimenti non puoi far altro che viverli, interiormente...nel cuore.
Siamo singolarità uniche, complesse, da mille sfumature e interagiamo con simili e diversi da noi, ma cerchiamo di aver accanto chi è più in sintonia.
Ci son vari tipi di sintonie: a volte trovi chi ti capisca al volo, simili nei pensieri, nel sentire, nell'agire, nel confrontarsi insieme e nelle situazioni di vita quotidiana. Poi ci sono persone con i tuoi stessi valori, il tuo stesso pensiero, con cui ti ci trovi subito, un incontro, come se foste amici da una vita, la presenza è fondamentale, ma i modi di relazionarsi son diversi e ciò a volte confonde.
Si discute di più, ma senti sia quel qualcuno, che sia più di altri, amico vero, puoi dargli una fiducia estrema, e non lo sostituiresti con nessun altro al mondo.
Forse son proprio queste diversità, che ti legano di più, perchè ti aiutano a crescere, a guardarti con gli occhi di chi vede sfumature differenti.
Poi non c'è mai una regola, ti affezioni a qualcuno e vorresti passare del tempo con lui, confrontandoti in amicizia e ironia, e quel qualcuno è l'unico,
che riesce a farti sorridere e farti riflettere, forse di più degli altri ed il tuo cuore lo chiama: "migliore amico".
Siamo tutti intrappolati da noi stessi e da equilibri esistenziali, relazionali ed emotivi. Ma ci son attimi personali, inviolabili e profondi, in cui il silenzio è intorno, ma dentro di noi pulula una miriadi di pensieri, penetrando nei meandri di ciò, che è senso e non senso del nostro essere, del nostro io più segreto e ascoltiamo quel che fluisce libero. A volte è ansia, a volte è desio, a volte è semplice rilassamento interiore, ma tutto si placa in pochi istanti. E son attimi eterni, ma brevi, per ritrovarsi e rigenerarsi, in equilibrio con se stessi ed per affrontare meglio il mondo al di fuori di noi.
L'inconscio è l'onirca porta,
oltre l'ammissibile razio,
nostro più recondito io al di là,
ignote dimensioni,
segrete emozioni,
ch'el cor ammetter non vuol o puote...
Siamo spirito, corpo, mente e cuore su questa terra, per eseguire compiti, spesso già tracciati, ma da noi modificati, con il nostro libero arbitrio.
La nostra cultura ci porta a venerare la vita e a pianger la morte, ma a sperare in una trasformazione, oltre la morte, in un trapasso a dimensione migliore, ma il nostro egoismo, comunque, ci fa soffrire del trapasso dei cari estinti, quando, invece, è proprio la precarietà della vita, che dovrebbe farci riflettere e darci forza e coraggio di andar avanti, nel miglior modo possibile, consci della preziosità di ogni attimo, che perso non torna più.
Ci sono momenti di sconforto, confusione e depressione, e la morte ci sembra l'unica via d'uscita, ma la vita non ci appartiene, è un dono prezioso, distruggerla è il peccato più grave, uno spreco di quel miracolo, che apporta, sempre, un ausilio all'umanità, anche solo, con la presenza nel mondo.
Le priorità di vita son i propri valori, la propria fede, gli affetti, il lavoro e son questi i riferimenti, da non tralasciare mai.
La morte è solo una fase di vita e dovremmo, sempre, tener presente, che siamo come il bruco e la farfalla:
la nostra morte è, solo, un trapasso, verso un'altra dimensione spirituale.
Lo smarrimento proprio porta impotenza in chi ci ama, non potendo lenire, più di tanto, il nostro dolore.
Questo dolore non fa bene a nessuno, non riporta in vita nessuno e non ci fa crescere.
La nostra crescita interiore sarà la consapevolezza della precarietà di questa vita, da vivere intensamente, valutando, bene, ogni singola scelta, ponderando, non impulsivamente, come poter migliorare ogni attimo e noi stessi.
Impariamo da questo dolore e trasformalo in forza costruttiva, rigenerando noi stessi nella dimensione, che, da anni, ci siamo creati e continuamo a costruirci, insieme ai nostri cari e generando altra positività, proprio perchè la vita è breve.
Non possiamo fermarci troppo, altrimenti potremmo far morire quello che siamo e l'amore che abbiamo intorno.
Povremmo chieder perdono a noi stessi, per tutto questo dolore, che c'è in noi, ci fa male e non ci aiuta.
Abbiamo sfogato e forse non sentiamo che basti, ci sentiamo inutili, sapendo, che c'è morte oltre la vita,
beh dobbiamo pensare, che c'è vita oltre la morte, ma anche di avere, ancora, vita per essere utili, a noi stessi e alla nostra famiglia.
Siamo utili gni volta che doniamo un pò di noi agli altri, con sguardo positivo al nostro presente.
Inutile è la rassegnazione, il dolore e la depressione esistenziale persistenti.
Ora smettiamola di guardarci fermi, torniamo sul nostro normale cammino, sereni e consci dell'importanza della nostra esistenza, se ben utilizzata!
Queste parole vogliono essere uno sprone, per un amico, che soffre, per la perdita di una persona cara, ma vogliono essere uno sprone, anche, per me stessa, ogni qualvolta sento lo sconforto più nero e per chiunque veda la propria vita come un fallimento, per quanto dolorosa sia è sempre un miracolo, da tenere con cura e con rispetto, donando sempre un pò di se agli altri, per sentirsi davvero vivi.
Scrivi, ma oltre le parole, la percezione va ,
oltre il tangibile, oltre un virtuale,
che spesso confonde, illude e poi... delude.
Un bisogno di farsi sentire c'è,
in punta di piedi entrando,
ma con sommesse urla,
di lenire un vuoto il bisogno,
sollevati e compresi sentirsi,
di quel qualcosa partecipi
e di un nucleo protagonisti.
Pare carezza, sorriso, abbraccio, ma....
è solo un forum?
O parallela realtà dell'esser parte di qualcuno o qualcosa....
Certezze son gli affetti, anche se.... farli svanire posson uragani, tempeste o, semplicemente, malintesi e caratteraccio... di paure non si vive, ma di attimi, vere certezze, che portar via nessun puote. Amore e affetti son dell'animo ricchezze... Emozioni, sensazioni, percezioni, esperienze, conoscenze, quotidiani confronti, son d'una bilancia l'equilibrio . Amore e sorriso donati, in dolcezza dell'anima son resi , se ad un cuor sofferente ridati, ancor più vincente gioisce, pulsante e vibrante, quest'umil esser vivente, che dell'animo tali abbracci, desioso s'alimenta e mai n'è sazio.
I politici ci parlano di ripresa economica e fine della crisi, ma per chi? Per i politici che non hanno perso un giorno di stipendio, anzi che propongono di aumentarseli, ma per noi poveri cittadini, che ci barcameniamo giornalmente e anche far la spesa è diventato un problema, la crisi è una realtà. Aziende riferimento per generazioni e società satelliti di tali aziende, prima, mettevano in cassa integrazione, ora chiudono o si trasferiscono all'estero, licenziando gli italiani, per una manodopera straniera sottopagata e intere famiglie, stipendiate dallo stesso datore di lavoro, si ritrovano da una vita comoda medio borghese, alla povertà. Operai tornare ai campi agricoli, non è cosa facile e vediamo gente che si accampa, per giorni e giorni, fuori delle fabbriche, in sitting della speranza, ma nulla cambia. Pensavo fosse una realtà del centro-sud, ma sento che in tutta Italia ci sono negozi, aziende e professionisti, anche plurilaureati, che, dopo anni e anni di duro lavoro e carriere avviate, si ritrovano in mezzo ad una strada, insieme alla loro famiglia e i nostri politici come si giustificano? Proponendo decreti legge per aumentarsi il loro stipendio, assurdo! Ma questi sono i cicli e ricicli della storia e, a volte, è proprio una rivoluzione, che porta a un nuovo equilibrio, intanto speriamo che qualcosa migliori e mutino i "venti" e magari anche i vertici, anche se penso che ogni persona che va al governo per quanto idealista sia, appena vede un pò di soldi fa solo i suoi interessi e non quello dei cittadini. Se iniziassimo a dimezzare questi stipendi dei parlamentari, forse si muoverebbero di più verso le esigenze dei cittadini, più consci delle loro difficoltà. Ma la speranza è sempre l'ultima a morire!
Ci sono momenti nella vita che sembra che ogni preoccupazione, ogni gioia, ogni ansia, tutto si fermi... niente ha valore in quell'istante perchè l'unica cosa che ci risuona nelle orecchie e nel cuore è la parola "morte". Per anni ho visto combattere mia cugina, facendo trasfusioni su trasfusioni, debilitando il suo corpo, gracile e fragile, ma forte nello spirito. A quei tempi non i trapianti midollari erano sperimentali e non si sapevano l'esito. Aveva quasi 18 anni quando decisero comunque di provare, avendo come donatore compatibile il fratello. La gioia nei suoi occhi era oltre misura e la speranza in tutti noi perchè potesse aver un futuro, fin ora negatole. Ma...troppi anni di trasfusioni le avevano portato complicanze, come il diabete giovanile ed altro... Non è arrivata neanche a fare il trapianto... La morte è sopraggiunta prima, implacabile su un corpo ormai stanco e debilitato. Quel dolore e quella mancanza restano, il cuore si da pace coi ricordi,ma... quanti "se" aleggiano, ancora, nel nostro cuore. Ma la scienza e la ricerca per fortuna non si sono fermati uniti alla prevenzione nelle scuole ed ora molti malati di anemia mediterranea hanno una speranza, anche con l'ausilio delle banche dei donatori, essenziali per chi non ha familiari compatibili. Basta iscriversi all'ADMO o all'AVIS o andare in un centro trasfusionale per fare un prelievo di compatibilità... Le persone che sensibilizziamo, anche se non son compatibili con i nostri cari, potranno essere compatibili con un'altra persona, salvare comunque una vita umana e, secondo me, è la cosa più bella e il gesto più altruistico, che ogni essere vivente possa fare, donare un pò di sè per gli altri.
"Ognuno vede quello che tu sembri, pochi sentono quello che tu sei...!!!!"(Niccolò Machiavelli)
"Chi non sa capire uno sguardo... non potrà mai capire lunghe spiegazioni..."(Proverbio)
Sentire, osservare, capire, vivere... questo è un mondo, in cui la percezione è di attimi e son tutti "giudici" ignari del vero. Poi scopri di non esser solo, non sei l'unica entità estremamente sensibile, che riesca a percepire l'impalpabile, e l'incontro di pensieri, anche, apparentemente contorti, diventa fluido. Le ore ti passano veloci, quasi, stessi fuori dal tempo e dallo spazio, in una dimensione tutta vostra, e non vorreste mai staccarvi l'un dall'altro, in questi attimi d'infinita percezione dell'essere. Un sentire ad unisono di due personalità, conoscenze, che sembrano nate insieme, simili, eppur con storie di vita differenti. Un ascolto, forse un'amicizia, nata per caso, che sembra senza tempo... non ha bisogno di troppe parole, quel che uno inizia, l'altro termina, come in una sinfonia ben orchestrata. E quando la tristezza ti invade, quella fiammella, a volte, flebile, a volte, più luminosa, è lì, pronta a riscaldarti, a consolarti, sostenerti, anche in silenzio, una sola parola, basta a lenire il tuo dolore: "Ci sono!" Forse esistono anime "gemelle", che riescono, anche a distanza, senza uno sguardo, senza tener attivi alcuni sensi, solo con la loro personalità, a capirsi e a sentirsi "uniti", in un dialogo amichevole e confortante, o, forse, è solo un'illusione, un volo pindarico, con tanto di pilota e copilota, andato a buon fine. A volte porsi troppe domande fa svanire la magia di attimi indimenticabili, istanti di vita, comunque, importanti, perchè fatti di sensazioni, emozioni, di un percepire, osservare, conoscere e vivere se stessi e quell'entità simile, che potremmo un giorno chiamare amico, o, già, lo consideriamo tale, ma per paura di risvegliarci, preferiamo dargli mille altri nomignoli, vivendo, giorno per giorno, così come ci vien dato dal cielo.
Siamo al mondo per un disegno Divino, un cammino iniziato dall'amore e dal desiderio di due entità, che, per intercessione Divina, danno luogo ad un miracolo, quale la vita.
Una persona oggi mi ha detto:
"Siamo sotto al Cielo e ci prendiamo quel che ci dona,che sia bello o brutto."
Gli ho risposto che i doni del cielo son più di uno, ognuno ha i suoi...
Per me, primo fra tutti, il maritino, anche se, in realtà, dovrei considerare, come primo, la salute, che spesso tutti sottovalutiamo, avendola, ma ci rendiamo conto della sua importanza, proprio, quando viene a mancare.
Il mio pensiero successivo va a quei pochi, ma preziosissimi amici, che completano la mia permanenza "sotto questo cielo".
La nostra conversazione è proseguita con queste sue parole:
"...Ma a volte basta la fievole e timida fiammella di una candela per illuminare il più buio dei momenti. Quella candela puoi chiamarla Speranza se non sei credente,oppure Fede se inveci credi in qualcosa o qualcuno."
Ed io gli ho risposto che sono profondamente credente, anche se non assidua frequentatrice e muovo molte critiche al Vaticano, ma credo in un Dio Creatore, che ha sacrificato Suo Figlio per noi.
Se non credessi, probabilmente, neanche mio marito mi avrebbe conosciuto...
Ho conosciuto tempi bui e tempi felici e credo che servano entrambi, per un disegno Divino, più alto e, non sempre, sappiamo quale sia, ma stiamo al mondo, come dono e come strumento della Sua volontà, anche se, a volte, il libero arbitrio ci fa deviare, ma c'è sempre "qualcosa"o "qualcuno", che ci riporta al famoso equilibrio e al Suo progetto...
Non conosciamo il nostro destino, le nostre scelte, contesti, frequentazioni e opportunità sono il nostro cammino, ma non potrei pensare alla mia vita, senza un Dio, a cui dire grazie di ogni respiro, di ogni incontro e di ogni nuvola e temporale, che mi ha, poi, portato un sorprendente arcobaleno.
Un altro motto che cerco sempre di tener a mente e mettere in pratica è:
"Trasforma una situazione difficile in un'arma a tuo favore. Il tuo atteggiamento ti fa esser ciò che vuoi."
La mia forza è la mia fede e l'amore delle persone che mi vogliono bene.
"La religione è un narcotico con cui l'uomo controlla la sua angoscia, ma ottunde la sua mente"
diceva Sigmund Freud, grande padre della psicanalisi, e aveva ragione,
quando la religione condiziona il nostro agire, ma è di ausilio morale, al nostro libero arbitrio, equilibrando il nostro essere.
Ma quante guerre si sono fatte, in nome di Dio: era scelta umana, per interessi materiali e non richiesta divina.
Rispetto il pensiero dell'asceta e dell'ateo, ma personalmente, non posso pensare che non ci sia un'Entità Creatrice, che abbia dato origine a tutto.
Ogni giorno ne abbiamo continue conferme, nella nostra vita e in ciò che guardiamo:
nel buio esstenziale non c'è disperazione, che non possa trovare sollievo, anche, solo, entrando, con fede, in una chiesa, vuota, ma piena dello Spirito Divino, che ci ascolta, soprattutto, quando crediamo d'essere abbandonati.
Il 7 novembre 2008 scrissi una specie di poesia, su un altro dei miei blog, proprio sul mio credo, oggi voglio riportarlo qui:
Credo, ma...
Credo nell'uomo, ma so che resta bestia,
credo nell'amicizia, ma confido più in me stessa,
credo nell'amore, ma so che, se non, costantemente, alimentato, il fuoco può spegnersi,
credo nell'infinito, ma so che potrebbe esserci una fine,
credo in un Dio creatore, ma so che potrebbe chiamarsi Quanto (particella subatomica),
credo nella scienza, ma so che il mistero, ancora, ci avvolge con i suoi enigmi,
credo nell'onestà, ma so che i quesiti son più importanti delle risposte
credo, ma...
È proprio quel "ma" che mi rende realistica, nel mio idealismo
e mi fa ancora piacevolmente sorprendere nel giorno che nasce.
Questa è una favola letta nel web che mi piace riportare con le mie parole, che fa riflettere...
"Un giorno in un bosco un uomo vide un bozzolo, con un piccolo buco da dove spuntava una farfalla, che cercava di uscire.
Passavano le ore, ma la farfalla ancora non riusciva ad uscir da quel buco, che sembrava sempre delle stesse dimensioni e che quasi la farfalla si fosse arresa.
Allora l'uomo decise di darle una mano, aprendo di più il buco con un temperino.
La farfalla usci subito, ma il suo corpo era gracile e non ben formato e le sue ali non erano ben formate e si muovevano a stento.
L'uomo continuò a guardarla, sperando che da un momento all'altro le ali si aprissero e la farfalla potesse volare, ma ciò non accadde, in quanto il suo corpo non si era formato completamente.
Così la farfalla passò il resto della sua vita trascinandosi per terra e senza riuscire a svilupparsi come avrebbe potuto se fosse rimasta ancora del tempo nel bozzolo. Non volò mai!
E l'uomo non si capacitava...non aveva capito che la sua gentilezza e il suo desiderio di aiutarla erano state la causa, perchè proprio lo sforzo necessario per passare da quello stretto bozzolo era il tempo per la farfalla di trasmettere el non sviluppo il fluido del suo corpo alle sue ali, e successivamente rafforzarle e poter volare. Era il modo con cui Dio la faceva crescere e sviluppare."
A volte abbiamo bisogno di sforzarci e di soffrire, ostacoli utili, per crescere e maturare e poter volare forti.
Spesso la farfalla vien associata alla frivolezza, la si ammira, la si fotografa, ma nessuno si sofferma a guardare il suo ciclo vitale e quanto la sua vita possa insegnarci.
Ha una vita breve, ma intensa, varia da qualche giorno a una settimana o due e, solo in alcuni casi, può raggiunge il mese di vita.
Passa il tempo a succhiare il nettare dei fiori e ad accoppiarsi.
Per alcuni potrebbe esser la vita ideale, ma per lei è un donare continuo, per far si che non si estingua la specie.
Quanto tempo noi pediamo, dietro chimere e guerre, quando potremmo soffermarci a vivere realmente ogni istante, consci che potrebbe essere l'ultimo...
Nessuno di noi conosce quale sarà la nostra trasformazione e se la morte sarà, davvero, la fine o l'inizio di una nuova "clisaride".
Quindi dovremmo vivere questo nostro essere con parsimonia di tempo e spazi...
viver al meglio ogni attimo, ma, a volte, non ci rendiamo conto di come poterlo fare.
Oggi il mio tempo è stato in compagnia di mio marito, coccolandolo, riscaldandolo, col mio amore ed ascoltandolo; ho ricevuto due piacevoli conversazioni, poi? Si vedrà!
Non penso di aver perso tempo, ma mi sono arricchita, ho condivido la personalità e il mio affetto e sono stata in buona compagnia.
Sicuramente ci saranno altri giorni, più frenetici, più lavorativi, che mi porteranno ad altri tipi di crescita e di arricchimento, ma intanto mi gusto il "dono" ricevuto, ricordandolo qui e ascoltando la loro musica, perchè anche il momento della riflessione e del rimembrare è importante, per me, quanto quello già vissuto.
Libero ascolto di mente, cuore e fantasia, musica e voli pindarici nei meandri alati, oltre il conscio, tra desio ed oblio, calore e relax, tornar alla razio reale è un attimo, una folata di vento freddo, ma riscaldato ed aquietato da questi istanti fuori dal mondo.
Sognatrice, inguaribile romantica, estremamente sensibile, dolce ed aggressiva, anarchica, ma nel rispetto del prossimo, premurosa, apprensiva, forte e fragile, cocciuta e pignola, a volte, apparentemente sfacciata o arrogante, ma sostanzialmente timida e sicura, solo di di ciò, che ha provato sulla mia pelle e dei suoi valori ben radicati, ciclonica e piena di entusiasmi, che le possono esser portati via, con una folata di vento, loquace, ma anche ascoltatrice, ottimista con gli altri, ma con una vena pessimistica, in sè e per sè, sempre alla ricerca di certezze ed equilibrio, tra razio e irrazionalità, malinconica, ma anche sorridente, tra Venere e Marte. Un vero caos di emozioni dell'essere, ma genuino, sincero e schietto.... Difetti tanti e qualche pregio, ma orgogliosa della sua singolarità e della sua complessità d'indole, ma sempre con una gran voglia di imparare da tutto e da tutti e voglia di migliorarsi, per star sempre bene con se stessa e col mondo. Un mare, a volte, queto, a volte, in tempesta, ma mai fermo, un rondone la cui casa son i suoi affetti, primi fra tutti il suo amore e compagno di vita. Un pilota di voli pindarici, che non vorrebbe mai atterrare, ma sa che deve farlo, per restar in equilibrio. Una farfalla non frivola, ma che vive delle sue sensazioni, delle sue emozioni e, soprattutto, della gioia, che riesce a regalare a chi ama.